
Fine Pug mai per il Comune di Foggia. Il 29 dicembre scorso la dirigente del Servizio Urbanistica, l’ingegnera Concetta Zuccarino, ha determinato un nuovo impegno di spesa per la redazione del piano urbanistico generale, pari a ben 150mila euro. Stando alle prime informazioni che circolano nel palazzo si cerca un professionista da affiancare al professor Francesco Karrer, il quale dopo essere stato assoldato dall’allora sindaco Orazio Ciliberti si aggiudicò l’appalto nel 2018 in piena amministrazione Mongelli per un importo netto di 294.264 euro. L’accademico romano e architetto si era poi visto a Foggia in numerose occasioni nel corso dei mandati di Franco Landella.
Ebbene con la delibera di Consiglio Comunale dell’aprile 2019 e di Giunta Comunale dell’ottobre 2020 l’amministrazione foggiana dopo anni di tribolazioni ha adottato il Documento Programmatico Preliminare (DPP) ai sensi della Legge regionale 20/2001 e con le deliberazioni medesime è stato disposto di dare seguito alla redazione del PUG da sottoporre alla adozione del Consiglio Comunale. Ma poi l’Ente è stato sciolto per mafia.
A che punto si è ora con la commissione straordinaria? Nell’atto di Zuccarino si dà conto che “si sta procedendo alla stesura degli atti di messa a punto del PUG (disposizioni strutturali e programmatiche) e del relativo Rapporto Ambientale per la VAS e VINCA”. Sono stati predisposti inoltre gli elaborati relativi all’adeguamento al Piano di Assetto Idrogeologico e alla Carta Idrogeomorfologica per i quali nel luglio del 2022, è stato richiesto parere di conformità all’Autorità di Bacino il Distrettuale dell’Appennino Meridionale Sede di Puglia.
Insomma c’è ancora molto da fare. Intanto parrebbe essere “cosa fatta”, come riferiscono i bene informati, l’approvazione di una lottizzazione in Viale Sant’Alfonso de’ Liguori, che nei mesi scorsi era stata rigettata dalla commissione straordinaria. Il terreno con vista cimitero e adiacente ai binari ferroviari che portano al Nord, costeggiato da pista ciclabile, è da decenni vuoto.
L’imprenditore edile Gino Boscaino ha rivisto alcune carte, con l’ausilio di geologi (il terreno è interessato dalla presenza di una falda acquifera), e alcune volumetrie. Potrebbe presto avere il permesso a costruire per l’edificazione di palazzine a tre piani con uffici e civili abitazioni.