Sono circa duemila i manifestanti che hanno sfilato per le vie di Bari durante lo sciopero generale di Cgil contro “una legge di bilancio sbagliata”. In testa al corteo, partito da piazza Ferdinando II di Svevia, il segretario generale Maurizio Landini: “Noi siamo contrari alla manovra che fa il governo perché nei fatti sta cancellando il reddito di cittadinanza e in un Paese dove la povertà è aumentata, cancellare il reddito di cittadinanza, per fare cassa, è una follia”, ha affermato Landini.
“Sono un pensionato – ha detto il signor Marco, come riporta l’Agi -, ma manifesto anche per i giovani che non hanno un futuro: il futuro in questo caso non esiste, parlo di diritti sociali, di lavoro. I giovani invece non hanno niente, sono ricattati. È in corso ormai da decenni uno schiavismo moderno in Italia e non solo”.
“Siamo in piazza per scioperare contro una manovra iniqua e ingiusta, che precarizza il lavoro, non dà valore ai lavoratori e crea discriminazioni contro il sud – ha detto un lavoratore di Brindisi -. Chiediamo un lavoro sano e sicuro per tutti, lo reclamiamo oggi dalla Puglia. Chiediamo al Governo di cambiare questa manovra”. I lavoratori del capoluogo Ionico aggiungono: “Siamo riusciti a coinvolgere tutta la logistica di Taranto contro questa manovra scellerata che va assolutamente rivista. Si chiede al Governo di interloquire con la Cgil che è il polso del mondo del lavoro. Abbiamo la necessità di sederci a quel tavolo per contribuire alla riforma del lavoro – hanno aggiunto -, occorrono più soldi in tasca, perché c’é un problema oggettivo oggi: il costo del lavoro deve essere rivisto e i salari devono aumentare notevolmente. Abbiamo delle tassazioni alte, e bisogna anche rivedere i contratti collettivi”. “Siamo qui per manifestare contro queste decisioni che rendono il lavoro precario – hanno detto dei braccianti immigrati arrivati da Foggia, parole riportate da agenzia Agi -: Noi siamo qui e chiediamo di non reintrodurre i famosi voucher, vogliamo più rispetto, conservare i nostri diritti e migliorare”. (foto da pagina Facebook Cgil)