A Manfredonia tiene banco il caso luminarie. Luci spente in città dopo l’installazione abusiva delle decorazioni nel fossato del castello, bocciate dalla Soprintendenza, e in Piazza Maestri d’Ascia e Largo Diomede, bocciate dalla tecnostruttura comunale. Il Gruppo Politico di opposizione “Molo 21” pretende chiarezza: “L’associazione dei commercianti (“Io sono Partita Iva”, ndr), promotrice dell’evento Luci del Golfo, qualche giorno fa, annunciando l’intenzione di smontare le luminarie, ha attribuito chiaramente le responsabilità di tutto quanto accaduto all’amministrazione Rotice (in foto) e alla tecnostruttura del nostro Ente. La stessa associazione, inoltre, ha espressamente dichiarato che le forze di opposizione alcun ruolo negativo hanno svolto in questa vicenda, a differenza di quanto dichiarano i fans dell’attuale maggioranza sui social e in città. In tale contesto, è utile altresì ricordare che, solo qualche mese fa, l’associazione dei commercianti ha ricevuto dal sindaco la co-gestione del Carnevale estivo. Dunque, è possibile affermare, senza possibilità di essere smentiti, che tra le parti (amministrazione e associazione) già esiste(va) un rapporto di fiducia e collaborazione“.
“Ebbene – proseguono da “Molo 21” -, in questa vicenda è doveroso chiarire e ribadire che, nel rispetto del principio di legalità, tutte le associazioni che collaborano per migliorare la qualità della vita della nostra comunità dovrebbero avere dall’amministrazione un sostegno fattivo e concreto, e non inutili passerelle e selfie a cose già fatte. È compito dell’amministrazione, infatti, preservare, tutelare e accompagnare il lavoro delle tante realtà del territorio per la realizzazione dei relativi eventi cittadini. Il pasticcio del Titanic e delle luminarie natalizie non colpisce, mediaticamente, solo i commercianti che hanno sostenuto questa iniziativa, ma ridicolizza ancora una volta l’intera città di Manfredonia, oramai incapace di organizzare anche semplici eventi. A questo punto, è veramente difficile sperare nella capacità dell’amministrazione di risolvere i dossier più importanti per il rilancio della nostra comunità. È sbagliato negare l’assenza di responsabilità politiche in questa vicenda. Il sindaco Rotice ha la delega al Turismo e ai Grandi Eventi ed è, dunque, dal punto di vista politico, anche direttamente responsabile di questa ennesima figuraccia che la nostra città ha fatto a livello nazionale”.
E ancora: “Dulcis in fundo, mentre la nostra comunità è incredula e si pone mille domande, vi è un silenzio assordante del sindaco, il quale, in attesa della conferenza stampa dell’associazione dei commercianti (ove spiegheranno le ragioni sottese alla loro decisione) dovrebbe chiarire la posizione dell’amministrazione in questa vicenda e impegnarsi con tutte le sue forze per scongiurare di spegnere le luci (e la magia) del Natale nella nostra amata città”. Poi concludono: “Solo dopo aver risolto questo ennesimo pasticcio, è doveroso rivolgere al sindaco un ulteriore consiglio gratuito: lasci le deleghe al Turismo e ai Grandi Eventi ad altri assessori o consiglieri se non ha il tempo di occuparsene, perché la nostra comunità merita di più, molto di più”.