“Restiamo sconcertati nell’apprendere di alcune dichiarazioni rilasciate dal signor Luigi Pavarese, ex direttore sportivo dell’Avellino, in una trasmissione televisiva locale di Avellino. Probabilmente nel suo lavoro sarà anche capace, ma questo non lo autorizza a giudicare e criticare l’operato delle Forze di Polizia, dei Dirigenti e funzionari del servizio, le disposizioni del Questore e del Prefetto”. Lo riporta la segreteria provinciale del sindacato Fsp di Foggia e provincia dopo i disordini di Foggia-Avellino e le polemiche che ne sono scaturite.
“Innanzitutto – dichiarano gli agenti in una nota – il signor Pavarese avrebbe fatto bene ad informarsi, prima di esternare le sue convinzioni, sicuramente fuori luogo e se vogliamo anche offensive. Intanto prendiamo atto che ha una strana cognizione di civiltà, se l’atteggiamento avuto dagli imbecilli al seguito dell’Avellino Calcio lo considera civile, forse è il caso che vada a rileggersi su un dizionario il significato di civiltà.
Poi chiediamo al signor Pavarese se le sue dichiarazioni sono frutto dell’istinto di un tifoso o si è limitato a commentare quello che gli è stato riferito, perché di sicuro non è assolutamente a conoscenza della realtà dei fatti. Pavarese lo sa che la dichiarata ‘tifoseria civile’ doveva essere a Foggia entro le ore 18 per permettere il regolare svolgimento dei controlli di routine, ed invece sono arrivati a Foggia, per loro colpa, ben oltre l’inizio dell’incontro, probabilmente (se non sicuramente) ritardo premeditato”.
E ancora: “Lo sa il signor Pavarese che prima dell’ingresso allo stadio degli imbecilli al seguito dell’Avellino Calcio, non si è creato alcun problema di Ordine e Sicurezza Pubblica, grazie ad un servizio egregiamente espletato dalle Forze dell’Ordine ed i suoi Dirigenti? Salvo poi, una volta all’interno del settore riservato ai delinquenti avellinesi, questi ultimi lanciavano ‘civilmente’ dei lacrimogeni in direzione della curva dei tifosi foggiani”.
Poi concludono: “Signor Pavarese, le immagini in tv le hanno viste tutti, tranne lei evidentemente. Su una sua dichiarazione siamo assolutamente d’accordo, lei è l’ultima persona che può parlare di gestione di partite a rischio ed aggiungeremmo di civiltà”.