Installato davanti al mare, in Piazza Maestri d’Ascia, il tanto chiacchierato modello in scala del “Titanic”, una delle luminarie (piuttosto kitsch oltre che nefasta per la tragedia che rievoca) inizialmente collocate nel fossato del castello. Tra ilarità ma anche pareri favorevoli di parte della cittadinanza, la nave dell’associazione di commercianti “Io sono Partita Iva” fa ora bella mostra di sé in riva al golfo sipontino, sul lungomare.
Il trasferimento si è reso necessario dopo una comunicazione del Ministero della Cultura: “Le luminarie natalizie nel fossato del Castello di Manfredonia, così come rilevato dalla documentazione fotografica trasmessa alla Soprintendenza da parte della Direzione del Castello di Manfredonia, non sono compatibili con il carattere storico-artistico e monumentale del Castello; ciò premesso questa Soprintendenza ordina l’Associazione ‘Io sono Partita Iva Manfredonia’ all’immediata rimozione dei suddetti manufatti dall’area monumentale”, questo riporta il documento ministeriale. Nel frattempo la Soprintendenza avrebbe denunciato la vicenda anche alla Procura di Foggia.
Sui social il caso luminarie tiene banco a Manfredonia già da alcuni giorni, tra favorevoli e contrari. Ha fatto discutere anche la scelta dell’associazione “Io sono Partita Iva” di inaugurare l’iniziativa “Luci del Golfo” accendendo le luminarie in ricordo delle vittime del disastro dell’elicottero, una scelta quantomeno discutibile nei giorni del lutto. Il tam tam su Facebook è poi riesploso dopo la rimozione del Titanic, in queste ore grande oggetto della discussione nella città di Re Manfredi. Vicenda ripresa anche ieri durante il Consiglio comunale. (foto da fb Bruno Mondelli Giuliani)
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