Cinque stub su altrettanti sospettati e otto perquisizioni. Polizia al lavoro dopo l’agguato mortale di ieri sera in viale Giotto. L’uomo deceduto era ben noto nel mondo della mafia foggiana: a cadere sotto una sventagliata di proiettili il 50enne Agostino Corvino, fruttivendolo, ma soprattutto membro della batteria Trisciuoglio-Tolonese, nipote del boss Raffaele Tolonese alias “Rafanill”. Corvino è morto nel giorno del suo compleanno, mentre stava festeggiando il compleanno davanti ad un chiosco di bevande. Con lui c’era la moglie.
Ad agire un solo killer (a piedi o in moto, non è ancora chiaro), armato di mitraglietta e con il volto coperto da casco integrale. Per Corvino nulla da fare, l’uomo ha perso la vita durante il trasporto in ospedale. Troppo gravi le ferite riportate, soprattutto all’addome. Sull’asfalto i poliziotti hanno recuperato 14 bossoli.
Il timore è che a Foggia sia esplosa una nuova guerra di mafia: l’agguato di ieri potrebbe essere la risposta al tentato omicidio di Ivan Narciso, scampato miracolosamente alla morte lo scorso 21 ottobre in viale Europa. Ma quello di Corvino non è di certo il primo omicidio del 2022 in città: quest’anno hanno già trovato la morte Roberto Russo (cognato di Corvino), Alessandro Scrocco e Alessandro Scopece tutti ammazzati a colpi d’arma da fuoco. Proprio al crepuscolo del 2021 venne invece freddato sull’uscio di casa sua Pietro Russo, ucciso in via Lucera. C’è un unico filo a legare questi attentati? Agli inquirenti spetterà la risposta.
Intanto sta per chiudersi un 2022 nefasto per la provincia di Foggia, quello di Corvino è il tredicesimo omicidio dell’anno in poco più di 10 mesi.
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