Il gup del Tribunale di Bari Francesco Vittorio Rinaldi ha condannato l’oncologo barese Giuseppe Rizzi alla pena di 9 anni di reclusione e la compagna avvocato Maria Antonietta Sancipriani a 5 anni e 6 mesi di reclusione. Ne dà notizia la Gazzetta del Mezzogiorno.
Il medico è stato ritenuto responsabile di concussione ai danni di un pazienze, truffa ai danni di altri dieci, abuso di ufficio e truffa aggravata ai danni dell’istituto Giovanni Paolo II di Bari dove lavorava. L’accusa è di aver raggirato diversi pazienti terminali facendosi pagare prestazioni sanitarie e farmaci spacciati per “miracolosi” ai quali i pazienti avrebbero invece avuto diritto gratuitamente. Sancipriani era accusata di complicità nella truffa.
L’inchiesta è cominciata nel 2019, dopo la morte per tumore di un paziente foggiano che aveva pagato le prestazioni sanitarie 127 mila euro. La sentenza è stata emessa al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. Rizzi è agli arresti domiciliari dal maggio 2021. Per lui il pm che ha coordinato le indagini, Marcello Quercia, aveva chiesto la condanna a 10 anni di reclusione.
Il gup ha inoltre disposto la confisca di contanti e beni immobili per un valore di circa 3 milioni di euro, oltre al risarcimento danni nei confronti di tutte le parti civili costituite con provvisionali immediatamente esecutivo per l’ospedale oncologico (30mila euro), l’Ordine provinciale dei Medici (10mila euro) e i famigliari di alcune vittime (in totale circa 300mila euro).
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