Cancellati dall’albo degli infermieri perché non pagano le quote dell’Ordine. È il provvedimento dell’Opi di Foggia, dopo i controlli effettuati nei giorno scorsi. Come ormai risaputo, infatti, la Legge 11 gennaio 2018, n.3 sul riordino delle professioni sanitarie sancisce definitivamente l’obbligatorietà dell’iscrizione all’Albo delle Professioni Infermieristiche per l’esercizio della professione, modificando – in parte – e dando attuazione alla legge 1° febbraio 2006, n. 43.
Al Capo II della legge 3/2018 relativa agli Albi Professionali, art. 5, comma 2 si legge chiaramente che per l’esercizio di ciascuna delle professioni sanitarie, in qualunque forma giuridica svolto, è necessaria l’iscrizione al rispettivo albo. Ed al successivo art. 6 elenca i casi in cui è prevista la cancellazione dall’albo professionale, pronunziata dal Consiglio direttivo, d’ufficio o su richiesta del Ministro della salute o del procuratore della Repubblica, nei casi: di perdita del godimento dei diritti civili; di accertata carenza dei requisiti professionali; di rinunzia all’iscrizione; di morosità nel pagamento dei contributi previsti dal presente decreto; di trasferimento all’estero.
Pertanto, l’OPI Foggia ha dato seguito ai controlli effettuati, seguendo puntualmente l’iter legislativo, ovvero dopo la mancata risposta a tre convocazioni, e si è visto costretto a cancellare dall’albo professionale alcuni iscritti che non pagano regolarmente la quota annuale di iscrizione. La conseguenza di questo atto è l’impossibilità all’esercizio della professione infermieristica e l’impossibilità di continuare a lavorare – se dipendente – a seguito della comunicazione al datore di lavoro della cancellazione dall’Albo. L’OPI Foggia è determinata a proseguire in questa direzione nel rispetto della legge, al fine di tutelare gli interessi di tutti gli iscritti che regolarmente adempiono al pagamento della quota.