A Casa Sankara a San Severo si è tenuta l’ultima agorà della condivisione pugliese, l’evento curato dalla Regione Puglia – Sezione Servizi per il cittadino, Immigrazione e Antimafia sociale, che ha l’obiettivo di promuovere e sensibilizzare le comunità alla cultura della legalità, dell’accoglienza e dell’inclusione. Il format rappresenta una delle azioni del programma Su.pr.Eme. (Sud protagonista nel superamento dell’emergenza in ambito di grave sfruttamento degli stranieri nelle cinque regioni del Sud) finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito dei Fondi Amif con il partenariato del Ministero del Lavoro e Direzione Generale Immigrazione, coadiuvato dalla Regione Puglia, partner coordinatore delle regioni, dall’Ispettorato del Lavoro e dal Consorzio Nazionale Nova.
Ultima tappa pugliese del format itinerante che ha toccato le cinque regioni del sud dove il fenomeno dello sfruttamento lavorativo in agricoltura è molto diffuso, in un luogo diventato simbolo ormai di riscatto e di libertà, la foresteria che la Regione Puglia, da un’ idea del dirigente regionale precocemente scomparso Stefano Fumarulo, ha messo a disposizione per dare accoglienza e dignità a chi aveva deciso di affrancarsi dalla schiavitù del caporalato. Casa Sankarà è la terra dove è nato Riaccolto il pomodoro della dignità, piantato, raccolto da mani straniere e diventato un prodotto presente sul mercato. Un prodotto etico e libero da qualsiasi forma di sfruttamento, reso possibile grazie ad un progetto che ha visto coinvolti migranti, imprese della Capitanata e istituzioni pubbliche. Qui i migranti stranieri per lo più provenienti dall’Africa sono stati accolti due volte: in Puglia e nel mondo del lavoro.
Ed è proprio qui che l’Agorà della condivisione nella fase finale del programma (che si chiuderà il 20 ottobre dopo la tappa di Palermo prevista per domani 13 ottobre), ha voluto essere presente provando ad ascoltare i racconti degli ospiti a qualche anno di distanza dalla nascita della Foresteria. Per capire se è possibile immaginare un futuro per un luogo diventato avamposto di affermazione di diritti. Sono stati proprio i suoi ospiti durante l’Agorà a provare a rispondere alla domanda: quale futuro per quello che non è sentito solo come un alloggio, ma un luogo da dove ognuno può partire per costruirsi un futuro, un nido da dove spiccare il volo per mettere in campo le competenze acquisite ed offrirle al mercato del lavoro, all’interno di comunità più consapevoli ed inclusive di quelle trovate al momento dell’arrivo, grazie anche a processi di sensibilizzazione e conoscenza della condizione dei cittadini stranieri sui nostri territori.
L’agorà della condivisione sarà domani 13 ottobre alle 15 a Palermo nell’ambito della Campagna regionale “Diritti negli occhi” promossa dall’assessorato della famiglia, delle Politiche Sociali Ufficio speciale Immigrazione della Regione Sicilia, inserito nel programma del Festival delle letterature migranti in programma nel capoluogo siciliano da oggi a domenica 16.
Sarà un momento importante che coinvolgerà scuole e società civile sulle possibili azioni di contrasto al caporalato da promuovere nei territori. Nel dibattito è previsto l’intervento di Antonio Tommasi, dirigente sezione Sicurezza del cittadino, Politiche per le migrazioni e Antimafia sociale della Regione Puglia.
Il Programma Su.Pr.Eme. Italia è finanziato nell’ambito dei fondi AMIF – Emergency Funds (AP2019) della Commissione Europea – DG Migration and Home Affairs.
Il partenariato è guidato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale Immigrazione (Lead partner) coadiuvato dalla Regione Puglia (Coordinating Partner) insieme alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l‘Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e Nova Consorzio Nazionale per l’innovazione sociale.