“Con una intesa a livello nazionale tra PD e M5S avremmo giocato tutta un’altra partita”. È stato questo il commento a caldo del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, subito dopo l’esito delle Politiche che ha visto la sconfitta del centrosinistra. Una tesi che aveva sostenuto ben prima del voto e che conferma anche a bocce ferme. Si allontana dunque il rimpasto o l’azzeramento della giunta paventato prima del voto alla Regione Puglia. La mancata elezione del vice presidente Raffaele Piemontese e dei tre assessori sconfitti alle politiche (Maurodinoia, Leo e Maraschio) hanno determinato un cambio di programma da parte di Emiliano.
La volontà di Emiliano di aprire al civismo le liste del Pd, sposata da Letta, ha portato all’elezione del capo di Gabinetto della Regione, Claudio Stefanazzi, ma c’è chi pensa che non abbia ottenuto il risultato sperato. Il segretario del Pd Enrico Letta ha già annunciato che non si ricandiderà al prossimo congresso e ci sono già tante ipotesi sul suo successore, da Stefano Bonaccini ad Antonio Decaro che ha parlato di un modello che va smantellato.
Anche le voci sul futuro di Emiliano sono tante, dalla candidatura per un terzo mandato alla Regione a quella per un ritorno al Comune di Bari da sindaco.