“Abbiamo poco tempo per evitare di sospendere le attività o addirittura di chiudere”. I fornai della Capitanata minacciano decisioni drastiche per le bollette troppo care di luce e gas, e se non dovessero cambiare le cose, evocano scenari preoccupanti.
“Non si può più andare avanti così – racconta Pino Ciuffreda, panificatore a Manfredonia e Monte Sant’Angelo. I costi sono triplicati, anche il prezzo del pellett che utilizzo per alimentare il forno è triplicato passando da 4 a 12 euro al sacco, senza poi parlare delle bollette della luce che sono passate da 2.500 euro al mese a 8.500 euro. La situazione è drammatica, se non si prendono decisioni importanti il rischio reale è quello di chiudere. Intanto prepariamoci ad ulteriori aumenti del prezzo del pane, ma non è giusto. C’è troppa speculazione in giro e nessuno controlla. Siamo poco tutelati”.
“Stiamo ricevendo bollette stratosferiche, 10 mila, 12 mila, 13 mila euro al mese – aggiunge Donato Taronna, presidente dei panificatori di Monte Sant’Angelo. Non se ne può più. Così chiudiamo tutti. E dal primo ottobre sono previsti ulteriori aumenti”.
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