“L’impegno di tutti contro la mafia e il pieno sostegno all’azione della magistratura rischiano di essere indeboliti dall’uso strumentare e insincero del tema da parte di alcuni esponenti politici, e segnatamente di Francesco Boccia e Giuseppe Conte” lo dichiara Nunzio Angiola, parlamentare di Azione e candidato al Senato nel collegio plurinominale della Puglia per la lista Azione-Italia Viva-Calenda.
“La minaccia mafiosa, con gli scioglimenti di diversi Consigli Comunali della Capitanata e dello stesso capoluogo – prosegue Angiola – richiede certamente una intransigente bonifica del ceto politico e delle sue rappresentanze. Ma è miope e pericoloso legare la minaccia a questa o quella appartenenza, a questo o quello schieramento. Tanto più quando sono caduti sotto la scure del Viminale amministrazioni guidate dalla destra, dalla sinistra o da esponenti civici vicini a Michele Emiliano“.
Angiola ricorda di aver dedicato “parte della mia esperienza scientifica e accademica a individuare i meccanismi che, garantendo la trasparenza della pubblica amministrazione, la tutelino da opacità e infiltrazioni. Proprio per questo so che nulla è più inutile e pericoloso della strumentalizzazione politica di questi temi. Allo stesso modo – conclude l’esponente di ItaliaSulSerio – è bene preziosissimo, da salvaguardare a ogni costo, la piena indipendenza della magistratura e la sua neutralità rispetto alle vicende politiche ed elettorali. Non dò credito alcuno alle voci che vorrebbero magistrati foggiani intenti a dare indicazioni di voto per qualsivoglia candidato. Si tratta di illazioni chiaramente volte a intorbidare le acque e rendere irrespirabile il clima della competizione. Ho troppa stima per i nostri giudici per ritenerli capaci di tanto. Non scherziamo sulle cose serie”. (In foto, Angiola; nel riquadro, Boccia e Conte)