La notizia è che l’attuale ministra per il Sud Mara Carfagna con ogni probabilità sarà capolista in Puglia per Azione-Iv in tutti e quattro i collegi: Foggia/Bat, Bari, Lecce e Taranto. Il quinto collegio dovrebbe occuparlo nella sua Campania.
E c’è chi parla già di ‘caso Puglia’, non solo per la presenza della campana Carfagna, ma anche perché gli altri componenti dei listini, almeno quelli in seconda piazza e quindi quelli considerati eleggibili, a quanto pare non vengono né da Azione né da Italia Viva, ma da Puglia Popolare di Massimo Cassano, ovvero proprio da quella formazione politica che per mesi aveva inutilmente cercato di convincere Carlo Calenda a inglobarli nelle proprie file.
Cassano, che sarà secondo dopo Carfagna a Bari avrebbe piazzato Laurora a Foggia/Bat e Stellato a Taranto. In quota Azione solo il generale Buccoliero a Lecce, di cui peraltro si ignora quale potrà essere la performance elettorale.
Niente da fare per Nunzio Angiola. Il deputato ex grillino andava in giro fino a poche ore fa garantendo che sarebbe stato il capolista del partito in tutti e quattro i collegi pugliesi. Angiola, che ha scritto nelle chat del partito locale esternando il proprio rammarico, non sarà ricandidato. Niente di fatto però anche per il segretario regionale del partito Nunzia Cinone cui sarebbe stata proposta solo la quarta posizione nel listino al Senato dietro Matteo Renzi, Maria Stella Gelmini e l’ex forzista campano Paolo Russo. Per non parlare dei segretari provinciali, praticamente inesistenti in ogni passaggio delle trattative e trattati con sufficienza, rei quasi tutti di aver sponsorizzato con forza il deputato eletto ad Altamura con i 5s cinque anni fa e mai stato particolarmente considerato dal vertice nazionale del partito. Da Triventi (Foggia) a Di Noi (Taranto) una bocciatura che sa di azzeramento imminente.
Insomma assai poca Puglia tra i candidati ‘garantiti’ del duo Calenda-Renzi, molti campani e una evidente Opa dei Popolari di Cassano, tra l’altro visti con sospetto soprattutto dai calendiani di maggiore osservanza perché considerati molto vicini a Michele Emiliano, con cui Cassano ha rilevanti quanto invadenti precedenti politici.
In definitiva, nella migliore delle ipotesi la Puglia eleggerà Mara Carfagna e assai difficilmente vedrà altri rappresentanti nel nuovo Parlamento, sempre che il cosiddetto Terzo polo non sbanchi le urne. In tutti i casi il malcontento va dalla Capitanata al Salento e riguarda quasi esclusivamente gli ‘azionisti’, di fatto esclusi dalle trattative sui posti migliori. (In foto, Carfagna; nei riquadri, Calenda, Renzi e Cassano)