È stato consegnato all’aeroporto militare di Amendola (Foggia) il primo F-35A “nucleare”, destinato a sostituire i bombardieri Tornado del 6° Stormo dell’Aeronautica. Identificato con il codice 6-01 sul timone di coda, riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, il nuovo cacciabombardiere fornito all’Arma azzurra è il primo tassello di un potenziamento storico delle capacità operative della Nato in territorio italiano, in quanto costituirà per i comandi militari dell’Alleanza atlantica (e per ipotetici nemici in un conflitto) un temibile sistema d’arma che coniugherà la capacità di uno “strike” con ordigni atomici con un jet – il F-35 – “stealth”, ossia a visibilità bassa o pari a zero per i radar avversari.
Il 6° Stormo sarà il secondo reparto dell’Aeronautica militare ad impiegare i cacciabombardieri di quinta generazione dopo il 32° Stormo della base pugliese, che in queste settimane sta garantendo la protezione dello spazio aereo dell’Islanda sempre per conto della Nato.
Il primo F-35A del 6° Stormo opererà nella base pugliese per l’addestramento degli equipaggi e il raggiungimento delle piene capacità operative in vista della ricollocazione definitiva a Ghedi.