Negli ultimi giorni si parla spesso della importante strada a tre corsie del capoluogo dauno (che comprende Via Martiri di Via Fani, Via Paolo Telesforo, Via Mario Natola, Viale I Maggio e Viale Michelangelo), nota più comunemente ai foggiani con il nome di “tre corsie”, soprattutto a causa del dissesto del manto stradale (causato prevalentemente da una mancata manutenzione nel corso dei decenni). “Noi del WWF Foggia – riportano gli ambientalisti in una nota – vogliamo entrare a gamba tesa con una sfida ambiziosa per questa città, una proposta che guarda al futuro senza piangere sul presente, e quindi perché non riqualificare la corsia centrale (quella a doppio senso) e trasformarla in area verde utile per la fruizione e la mobilità lenta? Le ‘tre corsie’ rappresentano un’arteria importante della città che collega scuole, servizi (policlinico, aeroporto, tribunale, stazione), aree verdi urbane (San Felice, Campi Diomedei, etc.), biblioteche (Magna Capitana), università, musei (Museo di Storia Naturale), centri commerciali, , palestre e centri sportivi, villa comunale, chiese e tanto altro, che si inserirebbe perfettamente nel contesto della rete di piste ciclabili (esistenti e da implementare) tanto da offrire realmente un percorso alternativo all’uso dell’automobile”.
Per il WWF “è una sfida, non mettiamo in dubbio che questa proposta debba essere ben progettata, adeguata e ponderata ma la riteniamo possibile in una città che si proietta verso la ‘transizione ecologica’. Foggia è una città ideale per trasformarsi in un laboratorio di idee, ha un buon clima, è pianeggiante, ha i cittadini che amano il verde e che sanno adattarsi perfettamente ai cambiamenti ma soprattutto è un Comune che ha bisogno di uscire dagli schemi, ha bisogno di abbandonare il ‘piattume’ (il pattume) del passato e con coraggio deve creare nuovi paradigmi. Immaginate gli studenti, i docenti, i pendolari, i cittadini che vanno a lavoro che si muovono in bicicletta o a piedi lungo questa arteria verde, le persone che fanno jogging con dei percorsi benessere tra fontane e verde pubblico per poi trasformarsi anche come area aggregativa serale come ‘La Rambla’ di Barcellona. Non sarebbe difficile da attuare”.
La Provincia di Foggia fra CIS e PNRR riceverà finanziamenti a pioggia i cui principali progetti sono per realizzare essenzialmente strade e strutture, quindi cemento, consumo di suolo etc. ben lontani dall’ideale stesso per cui è nato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che ha fra le finalità lo ‘sviluppo verde’, inoltre le iniziative relative allo sviluppo sostenibile e alle due principali emergenze globali in campo ambientale, ovvero il contrasto al cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, in Capitanata restano disattese e quanto presentato fin’ora non è coerente con i principi recentemente inseriti nella Carta Costituzionale e con gli obiettivi dell’European Green Deal”.
“Ricordiamo – spiega il presidente del WWF di Foggia Maurizio Marrese – che stiamo vivendo una rivoluzione, solo ieri esisteva l’opzione ‘ambientale’, la scelta ‘sostenibile’, oggi purtroppo l’opzione ambientale non è più un’alternativa ma è un obbligo per la tutela stessa della nostra salute e del pianeta, non abbiamo più scelte se non convertirci al ‘green’ e a nuovi modelli legati alla fruizione delle città, occasione che le nostre amministrazioni non si devono lasciare sfuggire. Facciamo appello ai nostri amministratori e ai nuovi consiglieri provinciali nel rimboccarsi le maniche per il futuro del nostro territorio”.