Nulla da fare per Romito: il “Guarda che Luna”, per adesso, deve smontare. “Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) – si legge nell’ordinanza del presidente Montedoro – respinge l’istanza cautelare e compensa le spese di lite. La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la segreteria della Sezione che provvederà a darne comunicazione alle parti”.

In buona sostanza è stato bocciato il ricorso cautelare della “Bar Centrale Sas di Romito Francesco & C.” contro il Comune di Manfredonia, rispetto alla sentenza del Tar Puglia che aveva ordinato di smantellare il ristorante in località “Acqua di Cristo”, ritenuto “stagionale”. Secondo i giudici del tribunale amministrativo, infatti, bisogna “ripristinare lo stato dei luoghi”. La famiglia Romito sperava in una sospensiva in attesa della decisione nel merito del Consiglio di Stato, ma questo non è avvenuto nonostante la pletora di avvocati chiamati in soccorso.
Nelle prossime ore, dunque, il Comune di Manfredonia guidato dal neo sindaco Gianni Rotice – che guarda caso ha nominato assessore ai Lavori Pubblici uno degli avvocati dei Romito – dovrà provvedere alla rimozione della struttura. (In alto, il ristorante; nel riquadro, il primo cittadino tra il vicesindaco Basta e l’assessore Salvemini)