
Incandidabili si o no? Si è svolta ieri l’udienza nel Tribunale di Foggia per decidere sulla richiesta di incandidabilità per l’ex sindaco Franco Landella e nove consiglieri comunali, tutti travolti dallo scioglimento per mafia del Comune di Foggia. I giudici si sono riservati e l’esito dovrebbe arrivare entro una decina di giorni. La richiesta è stata avanzata a fine ottobre scorso dal Ministero dell’Interno che ha valutato le posizioni di Landella, dell’ex presidente del Consiglio comunale Leonardo Iaccarino e degli ex consiglieri di maggioranza Antonio Capotosto, Consalvo Di Pasqua, Dario Iacovangelo, Liliana Iadarola, Erminia Roberto, Bruno Longo, Pasquale Rignanese e Lucio Ventura. Si tratta solo del primo grado, in caso di incandidabilità i politici potrebbero ricorrere in Appello. Se l’incandidabilità venisse confermata fino al terzo grado di giudizio, gli ex amministratori non potranno concorrere alla successiva tornata elettorale.
Le persone coinvolte sono tutte citate nella relazione di scioglimento per mafia del Comune di Foggia, ma alcune sono finite anche nella maxi inchiesta sul presunto giro di tangenti a Palazzo di Città. (In alto, Landella, Longo Capotosto, Iaccarino; sotto, Roberto, Iadarola, Iacovangelo, Di Pasqua e Rignanese)