Foggia riabbraccia “L’Altrocin3ma”. “Le tre sale sono degli spettatori”, l’emozione di Cicolella

La programmazione comincia il 16 dicembre con due film per ancora top secret, con orari sfalsati per permettere che nessun film cominci contemporaneamente nei tre spazi

Le sale saranno degli spettatori, non sarebbe stato un problema per me avere dei grossi nomi, dei grandi interpreti. C’è la produzione di un film importante sul Gargano, avrei potuto avere Elodie sul palco, ma non voglio fare una inaugurazione classica. Il cinema è degli spettatori”. È emozionato Francesco Cicolella che sta finalmente per inaugurare, dopo i rallentamenti causati dalla pandemia, il suo multiplex in centro storico. 3 sale per l’AltroCin3ma, con una e rovesciata a forma di 3: 150 posti, 70 e 20.
Porte aperte nelle tre sale per ora ancora senza nome: i foggiani e le foggiane muniti di green pass potranno vedere la novità. La programmazione comincia il 16 dicembre con due film per ancora top secret, con orari sfalsati per permettere che nessun film cominci contemporaneamente nei tre spazi.

“Le case di distribuzione stanno sgomitando, perché dopo tanto tempo, possono riavere delle sale in centro cittadino. La Sala Farina è un cinema indipendente con una programmazione più di nicchia, mancavano i film in centro”, spiega Cicolella a l’Immediato, ricordando il ruolo di suo padre, don Paolo, come rappresentante dei cinematografi pugliesi.
Il Covid ha piegato le persone a nuove abitudini, secondo molti ha “nordizzato” gli stili di vita portando gran parte dei consumatori e degli spettatori a casa e a letto prima e non è escluso che proprio le sale di città possano essere privilegiate per presenze e numeri perché percepite come più familiari e meno “ostili”.

Tuttavia Cicolella non nasconde una certa amarezza. “Questa è stata la settimana dei rimpianti per l’apertura di un supermercato nel vecchio Capitol. Ma io sono assolutamente favorevole al cambio di destinazione. Stimo i proprietari della struttura per il coraggio che hanno avuto, io non ho avuto coraggio quando al Cicolella del Viale della Stazione mi proposero di aprire un market. Col senno di poi mi dico di aver sbagliato, non è un merito avere un cinema in centro che non fa numeri ed è spesso vuoto ed inutilizzato”, rimarca mentre è al botteghino per una serata teatrale dopo 2 anni di buio.



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