Si sfalda la Lega nel Foggiano, inizia il fuggi fuggi. Ora fa gola il “laboratorio politico” di Manfredonia

Salvini perde pezzi in Capitanata dove molti potrebbero seguire l’esperimento vincente del golfo

Iniziano a farsi sentire gli effetti del “laboratorio politico” di Manfredonia. La vittoria di un candidato della società civile “credibile e nuovo” con l’appoggio dell’ala moderata del centrodestra indica la strada. Il nuovo sindaco sipontino, Gianni Rotice e Giandiego Gatta, leader di Forza Italia con il suo 20% e, a questo punto, riferimento principale del centrodestra di Capitanata, fanno cadere le prime pedine in Lega. E fanno scuola. Il cerignolano Marco Trombetta lascia Salvini. Nella stessa Manfredonia Cristiano Romani abbraccia un progetto civico. A Foggia Luigi Miranda e Paolo La Torre si defilano. Il sindaco garganico Franco Tavaglione attende sulla sponda di Peschici assieme a Costanzo Di Iorio a Torremaggiore. La lista delle Regionali 2020 della Lega in provincia di Foggia brucia in un anno 20mila preferenze. Preoccupazioni anche in casa Fratelli d’Italia. In molti – riferiscono commentatori attenti – vedono il progetto Manfredonia replicabile su Foggia nel 2023. “Di mezzo ci sono le Politiche che potrebbero riservare molte sorprese”, fanno sapere. (In alto, Gatta, Rotice e Salvini)

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