A Bovino il clima è plumbeo da oltre una settimana: nebbia e pioviggine avvolgono il centro dei Monti Dauni che ieri mattina si è svegliato con l’arresto dell’ex dirigente del Comune, Marco Russo, accusato di essersi impossessato illecitamente di oltre 1 milione di euro, prelevandoli dai conti correnti del Comune sui quali era autorizzato ad operare, e versandoli sui suoi conti. Tutto questo dal 2011 al 2020. Una notizia attesa in paese, che non ha colto di sorpresa i bovinesi che tuttavia sui social hanno manifestato rabbia e amarezza per quello che è successo. Il sindaco, Enzo Nunno, da noi contattato ci ha promesso che parlerà solo dopo aver attentamente letto le carte. Con le nostre telecamere siamo andati a Bovino dove abbiamo ascoltato Stefania Russo, consigliera comunale di opposizione e alcuni cittadini.
“La notizia non ci ha stupiti più di tanto anche perché seguiamo questa vicenda da almeno 4 anni, e puntualmente – ci dice Stefania Russo di Alternativa per Bovino – abbiamo sempre denunciato delle irregolarità, delle incongruenze, una gestione confusa del bilancio. Al di là delle questioni tecniche e penali che lasciamo alle autorità competenti, nelle quali abbiamo fiducia, rimane il nodo politico. Dalla lettura degli atti non crediamo a questa amministrazione che continua a ripetere di non essersi accorta di niente. Non è affatto così, i conti non tornano. Ed ora aspettiamoci gravi conseguenze per i cittadini, che stanno già pagando, basti pensare che da luglio ad oggi sono stati spesi oltre 70mila euro di spese legali. Ed ora aspettiamoci un piano di riequilibrio lacrime e sangue per ripianare il mega debito causato dall’ex dirigente. Aumento di tasse, mancata possibilità di accedere a finanziamenti, probabilmente conseguenze sul personale. Siamo molto preoccupati per il futuro e chiediamo subito dimissioni di questi amministratori che hanno causato questo disastro”. Delusi anche i ragazzi del posto. “Per noi giovani – aggiunge Gennaro – si prospetta una situazione tragica, con una ipoteca del genere che futuro possiamo avere?”. Infine la rabbia di Giuseppe. “Sono molto dispiaciuto. Già i nostri piccoli comuni attraversano un brutto periodo, solo questo fatto ci voleva. Poveri soldi nostri, che brutta fine hanno fatto”.