“Lenù è morta. Lenù sabato pomeriggio era andata a casa con la sua splendida famiglia. Da lunedì non è stata bene. La parvo non fa sconti a nessuno. Arriva inesorabile e fa tanto male. Da ieri anche i suoi fratelli rimasti in pensione sono ricoverati. I 4 piccoli erano stati trovati in uno scatolone su via Gandhi. Alle bestie che li hanno fatti nascere e poi abbandonati, auguro le stesse sofferenze di questi poveri cuccioli. Siete dei maledetti criminali, ignoranti e troglodoti”. Inizia così la forte denuncia comparsa sulla pagina social dell’associazione “A Largo Raggio – Canile di Foggia”. In città un’altra storia di abbandono, purtroppo con una triste fine per la piccola Lenù.
“E come voi caproni che non sterilizzate e buttate vite come immondizia, sono colpevoli anche le istituzioni che non vi multano, sanzionano, controllano – prosegue la denuncia -. E sono complici anche tutti coloro che prendono cani dagli stessi cagnari e campagnoli che fanno nascere e regalano a caso. Non ci sono parole sufficienti per descrivere il dolore di una famiglia che con tanta gioia aveva portato a casa il loro primo cane e si sono trovati in pochi giorni a combattere tra la vita e la morte.
Siamo stanchi della sofferenza, dei pianti che sono solo nostri perché tanto a Foggia è sempre tutto lecito. Nessuno controlla e fa niente.
Nostro è lo sdegno, il senso di impotenza verso un sistema malato per cui degli essere viventi non sono ancora considerati tali, ma oggetti. Avete sulla coscienza tutte le vite fatte nascere e morire. Buon ponte Lenù. Anima innocente senza colpa”.