Cartelli e striscioni per Alessandro Lanza detto “Bussolotto”, il 43enne trovato morto sabato scorso nel carcere di Foggia. L’uomo, ritenuto dagli inquirenti un elemento apicale della batteria Sinesi-Francavilla, organizzazione mafiosa della “Società Foggiana”, è stato ricordato da parenti e amici con frasi del tipo: “Rimarrai sempre nei cuori di questo rione” e “Brilla più che mai”. Le foto sono state pubblicate anche sulla seguitissima pagina Facebook “Foggia non si Lega” dove un utente ha scritto: “Stamattina via Ugo la Malfa (nei pressi di Parco San Felice, ndr) ricorda ‘Bussolotto’. Ho chiamato alle 9.00 la polizia segnalando l’accaduto”.
Intanto, ieri nella sala settoria dell’ospedale di San Severo si è svolta l’autopsia sul corpo di Lanza; il 43enne si sarebbe impiccato con un lenzuolo mentre era solo in cella. Serviranno settimane per conoscere l’esito dell’esame. “Bussolotto” era sotto processo per le presunte infiltrazioni della malavita nell’Amica, l’azienda partecipata del Comune di Foggia che gestiva i rifiuti in città.