La solidarietà della Confraternita di Misericordia di Foggia ora viaggia anche su quattro ruote. Da qualche settimana, è operativo il pulmino acquistato grazie al bando “ambulanze e autofurgoni” (ed. 2019) della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. “La pandemia – spiega la presidente dell’associazione di volontariato, Laura Pipoli – purtroppo ha rallentato il progetto, ma non ha fermato i volontari. Durante il periodo di ‘zona rossa’ abbiamo distribuito beni di prima necessità, cercando di rispondere a un bisogno sempre più urgente. Un servizio che potrà essere potenziato grazie al nuovo mezzo. Ma non solo. Il nostro obiettivo, appena la situazione epidemiologica lo consentirà, è quello di organizzare momenti ludico-ricreativi per gli anziani che soffrono la solitudine, rispondendo così al loro desiderio di fornire un contributo alle attività di volontariato che la nostra associazione svolge presso il Policlinico. Per questo motivo, ringrazio a nome mio e di tutta l’associazione la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, il suo presidente Aldo Ligustro e il Consiglio di Amministrazione per averci messo nelle condizioni di acquistare il pulmino e di programmare nuove azioni sul territorio”.
Dal 2019, la Confraternita di Misericordia di Foggia si occupa della gestione della biblioteca ospedaliera “Lory Marchese”. Sono oltre 3mila i libri già catalogati dai volontari e dai giovani in servizio civile che, prima dell’emergenza sanitaria, svolgevano regolarmente servizio in corsia. A partire dal mese di marzo 2020, nel rispetto delle misure di contenimento del contagio, il servizio in presenza è stato sospeso, ma i volontari si sono attivati con il progetto “LeggiaAmo per te”, mediante letture registrate e caricate sul canale youtube della biblioteca.
“Il numero dei bambini e ragazzi ricoverati all’interno dei reparti – sottolinea Laura Pipoli – offre buone opportunità laboratoriali, da realizzare proprio per aiutare i giovani pazienti a interiorizzare e metabolizzare meglio il periodo di ospedalizzazione. Rispondendo alle richieste degli anziani legati alla nostra associazione, speriamo di poter dar vita, presto, a un modello progettuale finalizzato all’integrazione intergenerazionale. Parliamo di anziani autonomi, ma che hanno subìto compromissioni motorie a causa dell’età; un gruppo nutrito, alla continua ricerca di stimoli sociali ed emotivi che, grazie al nostro nuovo pulmino, potrà operare con maggiore libertà”.