“I dati a disposizione conducono, a parità di condizioni, a una stima di ulteriore crescita dell’incidenza settimanale” dei nuovi contagi Covid “che porterebbe la Regione a 333 casi per 100mila tra 7 giorni e a 379 casi fra 14 giorni (rispetto alla data del 24/03). Un andamento di questo tipo determinerebbe un ulteriore impatto sulla rete ospedaliera, determinando gravi criticità nella capacità di assicurare assistenza ai pazienti, Covid e non Covid, soprattutto considerando che, nell’ultima settimana, l’incidenza appare trainata prevalentemente da contagi in classi di età avanzate”.
Preoccupazioni scritte nero su bianco nell’ultimo report settimanale della Regione allegato all’ordinanza con la quale il governatore Michele Emiliano ha rafforzato le misure di prevenzione dei contagi. “Il tavolo di monitoraggio regionale sui posti letto – si legge – rileva importanti criticità nella disponibilità di posti letto Covid e non Covid ormai in tutta la regione, sia in area medica che in intensiva. Le situazioni più problematiche sono rilevate in provincia di Bari e di Taranto, dove la ripresa dei contagi si è registrata prima, ma segnali di saturazione provengono anche dalle province Bat e Lecce”.
C’è preoccupazione per il numero dei nuovi focolai Covid registrati nella settimana fra il 15 e il 21 marzo: se ne sono contati 180. “I contesti di esposizione sono per l’80 per cento di tipo domiciliare o familiare; sono stati rilevati quattro nuovi focolai scolastici e diversi casi sporadici sono stati segnalati in tutte le province”, si legge nel dossier della Regione.
“È stato osservato – scrivono i tecnici del dipartimento Salute – un grande focolaio nel Salento con più di 100 casi collegati, legato ad eventi sociali; focolai sono stati registrati anche in locali pubblici, in ambienti lavorativi e in un ospedale del tarantino”.
E cresce la quota dei soggetti sintomatici, pari al 30 per cento dei nuovi casi. Il dato più alto è stato registrato a Foggia, dove risulta pari al 46 per cento dei nuovi positivi (più 6 per cento rispetto alla settimana precedente).
L’analisi per fascia di età nell’ultima settimana di monitoraggio evidenzia come l’incremento dei casi interessa prevalentemente le classi over 85 (+26%), 65-79 anni (+14%) e 80-84 anni (+11%). Si riducono invece i contagi tra i soggetti di età compresa tra 0-10 anni. Il tasso di incidenza settimanale più elevato si registra nelle classi 25-64 anni (292 casi per 100.000 abitanti) e 19-24 anni (287 casi ogni 100.000 abitanti. I nuovi casi registrati nella settimana di rilevazione e ospedalizzati sono, alla data del 21/03, 534 dei 10654 casi positivi (5%)”.