“A settembre l’Rt cominciava a salire ma avevamo 50 mila infetti, adesso sono 400 mila. Queste persone sono la benzina che può moltiplicare il fenomeno di contagio. Il fiammifero è l’Rt: se supera 1, come avviene in tante zone, l’epidemia ha un serbatoio di carburante enorme”. Il professore di Fisica Roberto Battiston, in una intervista a Repubblica, spiegato perché i nuovi casi giornalieri cresceranno per almeno altre 4 settimane. E se non si interverrà rapidamente l’incremento durerà ancora di più.
“Sta succedendo qualcosa di simile a quanto avvenuto a ottobre – spiega -, quando all’improvviso l’Rt ha iniziato a crescere, passando in 3 settimane e mezzo da 1,15 a 1,85. Allora però allora avevamo una serie di frecce al nostro arco per piegare la curva e riportarla a valori accettabili, cosa avvenuta ai primi di dicembre”. “Stiamo già usando tutti gli strumenti a disposizione – prosegue -: mascherine, distanziamento, vaccini, immunità di gregge di chi si è già ammalato. Però abbiamo di fronte le varianti, molto più aggressive del virus ordinario, che stanno diventando le forme più diffuse”.
“Visti i tempi di intervento e reazione, per almeno 4 settimane il numero dei nuovi positivi continuerà a crescere – conclude -. Ma dobbiamo agire subito per osservare gli effetti sull’Rt in 1-2 settimane. Se ritardiamo le azioni di contenimento ci fermeremo solo quando il sistema sanitario non reggerà più l’urto. Rischiamo di trovarci presto in una situazione molto peggiore di ottobre”.