Domenica mattina, alle prime luci dell’alba, i carabinieri della Stazione di San Marco, nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale di Foggia finalizzati al contrasto del caporalato, in località “Mercaldi”, all’incrocio tra la s.p. 26 e la s.p. 25 bis, durante un posto di controllo hanno notato sopraggiungere un furgone condotto da un cittadino extracomunitario con all’interno numerose persone. Il conducente del veicolo, all’ordine impartito dalla pattuglia di arrestare la marcia per essere sottoposto al controllo di polizia, non si è fermato all’alt proseguendo la marcia. I militari, pertanto, si sono portati all’inseguimento del mezzo azionando i dispositivi acustici e di illuminazione cercando di raggiungerlo e convincerlo ad arrestare la marcia. Di contro il furgone per non essere avvicinato dalla pattuglia ha iniziato a zigzagare e, all’improvviso, a folle velocità, ha svoltato sulla destra prendendo, con la ruota posteriore destra, un muretto a secco, facendo scoppiare il pneumatico. Nonostante la difficoltà nel proseguire la marcia, il mezzo ha continuato a percorrere la strada sterrata fino a quando il conducente ha perso il controllo andando ad impattare contro il cancello che delimita un’azienda agricola e dopo qualche metro ha arrestato la marcia.
All’improvviso, dal furgone, un vecchio Mercedes Sprinter con targa bulgara, sono scesi numerosi cittadini di colore poi fuggiti nei campi circostanti. I militari operanti hanno bloccato l’autista ed un altro soggetto, entrambi senegalesi, tratti in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e tradotti presso la Casa Circondariale di Foggia. Nella giornata odierna, il gip ha convalidato gli arresti disponendo la scarcerazione per entrambi e sottoponendo il conducente all’obbligo di presentazione alla PG 4 volte a settimana. I successivi accertamenti hanno permesso di verificare che per entrambi i cittadini extracomunitari, domiciliati presso Borgo Mezzanone, era scaduto di validità il permesso di soggiorno e il mezzo su cui viaggiavano (accertamenti ancora in corso per stabilire la provenienza lecita) era privo di copertura assicurativa e della revisione.