“L’ultima, l’ennesima vicenda giudiziaria in cui sono coinvolti anche un consigliere comunale di Fratelli d’Italia (Bruno Longo, ndr), ex amministratore di area centrodestra e un funzionario di alto livello del Comune (Antonio Parente, ndr) evidenzia qualità e pervasività dell’illegalità nel Comune di Foggia”. Lo scrivono in una nota, Davide Emanuele – Partito Democratico, Giovanni Quarato – Movimento 5 Stelle, Gianluca Ruotolo – Articolo 1, Mario Nobile – Sinistra Italiana, Gianni De Rosa – Italia in Comune, Mino Di Chiara – Partito Socialista Italiano, Fabrizio Cangelli – Verdi, Luigi Di Claudio – Socialismo Dauno e Michele Bruno – Foggia Popolare.
“Come sempre – proseguono -, siamo fiduciosi nell’operato della magistratura e attendiamo con interesse l’esito delle indagini, che riguardano servizi pubblici di primaria importanza. Detto ciò, è giusto e necessario che in frangenti così gravi chi amministra i beni comuni assuma decisioni all’altezza e non c’è dubbio che le dimissioni del sindaco o quelle della maggioranza dei consiglieri comunali siano l’unico atto adeguato da compiere.
La vicenda oggetto d’indagine, è opportuno sottolinearlo, ha origine nel 2017, quando al governo della città c’erano Landella e il centrodestra, e s’incancrenisce negli anni successivi grazie alla condannabile prassi amministrativa delle proroghe dei contratti, una sorta di regola aurea dell’amministrazione in carica. È quando le regole non sono più certe, le procedure diventano trattative private e le relazioni contrattuali perdono di valore e significato che s’insinuano malversazioni e illegalità”.
“Per questo – concludono – le forze politiche del centro-sinistra ed il Movimento 5 stelle chiedono unitariamente e a gran voce che il sindaco, la Giunta e la maggioranza di Centro-destra escano da Palazzo di Città e consentano a Foggia e ai foggiani di scegliere un governo cittadino rispettoso della legge e all’altezza del non semplice compito di porre rimedio ai tanti guasti provocati in 7 anni di mala amministrazione”.