Nota del sindacato Usb dopo un caso di cronaca nel quartiere ferrovia di Foggia. Così i sindacalisti in un comunicato inviato alla stampa.
Trascorsi alcuni giorni dai fatti accaduti, nel totale silenzio delle Amministrazioni, delle Autorità Giudiziarie, Politiche ed Amministrative, nonché delle altre sigle sindacali, questa O.S., dichiarandosi ampiamente solidale e convergente con gli sforzi che gli operatori di questa Polizia Locale quotidianamente profondono per il mantenimento della pace sociale, vuolesottolineare, evidenziare ed esaltare l’attività, svolta da alcuni di questi, tra l’altro nostri iscritti.
In data 09.12.2020 nel primo pomeriggio i tre operatori, sono intervenuti in via Podgora per contenere e contrastare il fenomeno ormai costante e ricorrente del commercio su strada di roba usata. Come ormai spesso accade, alcuni dei destinatari dell’attività posta in essere hanno opposto espressa resistenza al lavoro dei pubblici ufficiali, sia in forma verbale che fisica, tanto da obbligare gli intervenuti ad addivenire alle vie di fatto e attivare le procedure di Polizia Giudiziaria del caso. Due dei poliziotti locali hanno comunque dovuto ricorrere nuovamente alle cure dei sanitari, riportiamo nuovamente perché non più tardi di due mesi fa, gli stessi, congiuntamente ad altri colleghi, intervenivano nella stessa area per identificare e fermare un cittadino già segnalato per svariati episodi pregressi di minacce, oltraggi e ingiurie il quale spalleggiato da diversi suoi concittadini verso altri operatori e privati cittadini, destinatario di note di rintraccio sicuramente anche di altre forze di polizia, trovato, nella circostanza, in possesso di una lama atta ad offendere o creare lesioni della misura di 20 centimetri. Anche in questo a seguito di una animata colluttazione fisica parte degli operatori intervenuti hanno dovuto fare ricorso ai medici per lesioni lievi.
I cittadini tutti ed in particolare quelli residenti in loco, poco o nulla sanno di tutto ciò che ruota dietro ogni intervento di questo genere, probabilmente neanche immaginano le difficoltà operative, che ogni giorno, ormai, una residuale aliquota di personale della Polizia Locale, deve affrontare per garantire i servizi esterni.
Le limitate risorse di uomini e mezzi hanno ormai compromesso l’equilibrio della gestione del personale, sfavorendo il necessario bilanciamento tra addetti dediti ai servizi esterni e quelli impegnati in servizi interni o comunque non di prossimità, verificandosi l’assurdo che in una situazione di necessità, ancor più evidente in costanza della pandemia in atto, si favoriscano ed implementino servizi non direttamente utili alla gestione dei fenomeni sociali tipici del territorio ed evolvendi anche per le questioni sanitarie in atto.
A quanto sopra si aggiunga l’assoluta carenza di mezzi e veicoli adeguati, potendo contare su un parco auto ormai vetusto che assorbe cospicue energie finanziarie per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, oltre a non potersi sottacere l’inerzia della governance nella gestione della salute dei dipendenti, con assenza ormai cronica di adeguati supporti sanitari atti a stabilire lo stato di salute degli stessi, così come previsto dalla normativa vigente. Neanche si prova poi a dare una indicazione di controlli effettuati su parte del personale per quanto riguarda lo stress diretto e correlato, attesa l’assenza di ogni buona norma e prassi necessarie alla gestione dei turni lavorativi degli operatori, che risultano artificiosi, non prestabiliti, estremamente elastici e flessibili, con accumuli impressionanti di giornate di riposo da recuperare e l’uso ricorrente di turni doppi senza la dovuta interruzione necessaria per il riposo ed il riequilibrio dell’efficienza psicofisica.
Su questo palcoscenico malconcio e depauperato dei principi minimi di legittimità normativa in materia di lavoro, si trovano ad operare i poliziotti locali, che si ricordi, non appartengono al comparto sicurezza, ma devono assorbirne gli oneri senza poter godere dei privilegi a questi garantiti, quali carriera, remunerazione, tutele, previdenza.
Di quanto sinora narrato la cittadinanza nello specifico e più in generale l’intera opinione pubblica deve averne conoscenza, ribadendo e rafforzando, almeno per conto nostro, ogni plauso per gli agenti di cui sopra, oltre che per tutti coloro che, chiamati a svolgere la stessa tipologia di servizio, si prodigano ed impegnano nello stesso modo.
Si conclude rammentando a chi si trovi nella posizione di dirigere di comprendere che l’area della Stazione non può essere gestita con soli due operatori o poco più, atteso che la salute del lavoratore non può essere derogata in nessun caso. Si ricordi ancora il dirigente che la Polizia Locale ha lo stesso contratto dei dipendenti non in divisa del Comune e deve godere delle stesse tutele, soprattutto in questo periodo, (cit lavoro Agile – Smartworking) e che il tentativo di utilizzare il sistema sanzionatorio nei confronti di chi legittimamente contesta, come già accaduto, sarà contrastato e contestato nelle sedi opportune con individuazione delle specifiche e personali responsabilità .