“È uno strazio. Cosa altro vi serve per capire che siamo in guerra?”. Il racconto del COVID dell’avvocato Bizzarri

Proseguono gli aggiornamenti dell’avvocato ed ex candidato sindaco di Lucera, Giuseppe Bizzarri, ricoverato per COVID. È lui stesso a raccontare il suo travaglio sui social.

Oggi sono 15 giorni che sono in preda alla malattia, con un decorso che sembrava tranquillo, ma poi è precipitato. Non abbraccio la mia famiglia da due settimane ed è uno strazio. Sono attaccato all’ossigeno 24 ore al giorno, pieno di flebo e con continui dolorosissimi prelievi di sangue dalle arterie, per controllare il livello di saturazione. Sono pieno di dolori e buchi. Chissà per quanto ancora sarò in queste condizioni. Mia moglie ed i miei figli sono contagiati e chiusi in casa. I miei suoceri ricoverati qui in ospedale, da qualche parte in stanze accanto a me. I reparti sono traboccanti di contagiati. C’è gente che non riesce neppure a parlare. Sento di persone che continuano a fare finta di nulla, come se la situazione non fosse così grave. Addirittura leggo di feste private nei garage. C’è qualcuno forse che si augura di finire così come me o peggio? Se sì, venga avanti: io faccio volentieri a cambio. Cos’altro vi serve per capire che è una guerra e che siamo in emergenza? Non è possibile fare i supereroi o pensare di essere immuni. Colpisce tutti e colpisce duro. State a casa e non mandate i bambini a scuola. Vi supplico. Il contagio sta girando fortissimo ed i numeri ufficiali, oltre ad essere datati di diversi giorni, sono almeno cinque volte inferiori a quelli effettivi. Collaboriamo tutti con un po’ di sacrificio e buon senso e ne verremo fuori presto. Per favore. Non è uno scherzo. Non è uno scherzo.



In questo articolo: