
L’Arca Capitanata sta operando una intensa ricognizione dei suoi alloggi che rientrano nella classificazione di alloggio sociale e che quindi beneficiano della esenzione Imu.
Al Comune di Foggia si attende da anni, dai tempi della delega a Saverio Cassitti la nuova graduatoria per l’assegnazione delle case popolari.
La Regione Puglia insieme al presidente Denny Pascarella intende nelle prossime settimane sanare quasi tutte le situazioni più critiche, dai container di Via San Severo all’ex Distretto Militare e Campo degli Ulivi. Tutte quelle situazioni che vedono la presenza nei nuclei familiari di bambini diversabili e di gravi malati allettati dovranno essere risolte con l’assegnazione di un alloggio liberato e ristrutturato.
La legge regionale 7 aprile 2014 n. 10 stabilisce che il Comune assegna gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica disponibili sui proprio territorio mediante pubblico concorso; il bando di concorso è finalizzato alla formazione di una graduatoria provvisoria formulata dall’ufficio comunale competente sulla base dei punteggi attribuiti ad ogni singola domanda di partecipazione al bando.
È proprio in virtù della redazione di questa agognata graduatoria che sono stati nominati i componenti della commissione che deve essere formata da un un rappresentante regionale con qualifica dirigenziale, designato dalla Giunta, che la presiede; da due rappresentanti esperti nella materia designati dalla Sezione Regionale dell’ANCI; da quattro rappresentanti designati dalle organizzazioni dell’utenza riconosciute più rappresentative nell’ambito di competenza della Commissione, con qualificata esperienza nel settore; da un rappresentante dell’Ente gestore (ARCA) territorialmente competente; e da un segretario, designato d’intesa, dai Comuni interessati.
Ebbene in rappresentanza dell’Anci la Giunta regionale presieduta dal governatore Michele Emiliano ha nominato lo storico presidente dell’allora Iacp Paolo Belmonte, che aveva partecipato anche alla selezione per la presidenza delle Arca pugliesi e Vladimiro Cimaduono.