#CoraggioApricena, #CoraggioFoggia, #CoraggioSanSevero, è caccia al politico dei 6×3 con l’hashtag meloniano

Un elemento ha confuso un po’ gli animi: #CoraggioFoggia così come #CoraggioRoma è l’hashtag utilizzato dai Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. “Hanno copiato il nostro hashtag”, si lamentano i meloniani

#CoraggioApricena, #CoraggioFoggia, #CoraggioSanSevero. Siamo una forza. È mistero ma neppure tanto su chi abbia commissionato i diversi 6×3 adattabili ad ogni Comune, che campeggiano nelle tre diverse città della Capitanata. Paolo Dell’Erba? Vincenzo Riontino? Nessuno vuole svelare la campagna pubblicitaria “al buio” come è stata definita da qualcuno, ma di certo i più esperti notano uno stile ed una grafica “da centrodestra”.

Un messaggio di incoraggiamento e orgoglio secondo alcuni, a cominciare dal sindaco di Apricena Antonio Potenza, che si è fatto ritrarre davanti al manifesto con mascherina.

Siamo una forza è una locuzione spesso utilizzata dal Capitano Matteo Salvini quindi potrebbe far pensare ad un messaggio di qualche candidato leghista. Ma non si tratta né di Joseph Splendido né di Luigi Miranda.

Un elemento ha confuso un po’ gli animi: #CoraggioFoggia così come #CoraggioRoma è l’hashtag utilizzato dai Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. “Hanno copiato il nostro hashtag”, si lamentano i meloniani.

Tra i creativi della comunicazione aziendale è caccia a chi abbia fatto il “copiaincolla”.

La grafica sembrava molto simile alla campagna su sfondo bianco e con messaggi subliminali utilizzata 5 anni fa dall’azzurra Michaela Di Donna per le scorse regionali, ma dal Comune di Foggia fanno sapere che presto anche l’amministrazione di Franco Landella affiggerà dei propri manifesti per comunicare con la città e con coloro che non hanno i social o non navigano in internet.

Alcuni potenziali candidati, ormai congelati dal rinvio delle elezioni regionali, evidenziano che oggi proseguire con i manifesti sarebbe un’offesa per la città. “Ma come diciamo di rimanere a casa e poi mettiamo dei manifesti fuori? E chi dovrebbe vederli? È anche irrispettoso per quel personale che deve occuparsi dell’affissione”, dice un politico.