È stato presentato questa mattina l’accordo di filiera OP Cerealicoltori di Capitanata tra Confagricoltura Foggia e la società Rummo, azienda italiana del settore alimentare, produttrice di pasta di semola di grano duro. “Due anni fa abbiamo creato questa Op che nel corso del tempo si è evoluta grazie ai soci che hanno sempre conferito grano. C’è massima affidabilità tra le parti, pertanto questo matrimonio di interesse si può fare – ha spiegato Filippo Schiavone, presidente Confagricoltura Foggia -. Il prezzo del grano è pari a 28 euro al quintale, che ovviamente prevede delle premialità che sono legate agli indici e ai valori qualitativi del prodotto. Se il grano dovesse subire degli sbalzi notevoli in un periodo di tempo definito il prezzo, ovviamente, salirà. Gli unici che possono promettere grano sono i corpi intermedi, quindi le cooperative, le op. Non possono essere di certo le organizzazioni datoriali – ha aggiunto -. Confagricoltura non detiene prodotto, non è in grado di fornire un chilo di grano”.
Al momento saranno forniti circa 30-40 mila quintali di grano. “Puntiamo all’eccellenza estrema. L’obiettivo è di lavorare con grano italiano di grandissima qualità – ha dichiarato Cosimo Rummo, presidente e amministratore delegato Rummo -. I prezzi sono medio-alti ma remunerativi. È un lavoro che dovrà durare il più possibile facendo ricerca per avere grande successo a livello nazionale e internazionale. L’obiettivo futuro è raggiungere la totale produzione della nostra azienda: il sogno è arrivare ad un milione di quintali. É riconosciuto che la pasta italiana è la migliore al mondo. Noi cerchiamo di produrre la migliore con materie prime di ottima qualità – è stato ribadito -. Il Tavoliere delle Puglie è una zona di eccellenza nazionale, europea e forse anche mondiale. Stiamo lavorando con questa filiera agricola per diventare un’eccellenza. Per essere competitivi sul mercato o ci distinguiamo o ci estinguiamo”.
Altro attore importante per la filiera, anello di congiunzione tra produttori e pastaio è Giovanni Santacroce: “Da una vita ci dedichiamo all’agricoltura facendo il massimo. Apparteniamo a questa terra e per questo vogliamo sviluppare al massimo questo settore. Non compriamo grano estero ma solo quello nazionale e foggiano. Oggi aggiungiamo una piccola appendice al contratto stipulato un anno fa”.