“In data odierna è prevista la presentazione del calendario per la stagione sportiva 2019/2020 del Campionato di Serie C. Alla presentazione non è stata tuttavia invitata la societa S.S. Audace Cerignola S.r.1., nonostante la decisione del Collegio di Garanzia dello Sport — Sezione controversie di ammissione ed esclusione delle competizioni professionistiche, numero 56/2019 che in data 23 luglio 2019 ha accolto il ricorso presentato dal club per l’ammissione al Campionato di Serie C”. Lo si apprende da una lettera inviata al Coni dall’Audace Cerignola, firmata dal patron, Nicola Grieco (nel riquadro sopra).
“Ciò che più sorprende è che la società A.S. Bisceglie s.r.l. è stata invece invitata alla presentazione del calendario benché si trovi nella stessa situazione della scrivente perché ha ottenuto una pronuncia di accoglimento del ricorso resa nella stessa data.
Ciò significa che la F.I.G.C., a sua discrezione, ha deciso quale deve essere la 60° squadra destinata a completare l’organico della Serie C in totale spregio delle decisioni dell’organo di giustizia Coni mettendo in atto un evidente comportamento discriminatorio a favore di una società ed in danno di un’altra.
La società chiede pertanto un intervento degli organi competenti affinché venga garantita una parità di trattamento e quindi o entrambe le società vengano invitate ed inserite nel calendario o entrambe siano escluse sia dalla presentazione sia dall’inserimento nel calendario fino all’ufficializzazione dell’ammissione al campionato.
Ciò premesso intimiamo i competenti organi di mettere immediatamente in esecuzione la sunnominata decisione assunta dal Collegio di Garanzia dello Sport (dispositivo prot. 583/19 del 23 luglio 2019 e decisione n. 56 del 24 luglio 2019), senza ulteriore indugio e quindi di procedere al ripescaggio nel Campionato di Serie C di S.S. Audace Cerignola s.r.l.”.
Durante la conferenza stampa, Grieco ha parlato di “giornata strana. In Federazione ci hanno trovato un ‘neo’, un atto incompleto per il campo che non sarebbe assolutamente a norma. Ma a noi risulta perfettamente in ordine. Vogliamo capire qual è il problema. Forse qualcuno vuole un campionato a 60 e non 61 squadre ma quel posto spetta a noi, non al Bisceglie. Ci hanno tolto un diritto sportivo”.