Giochi di movimento, laboratori creativi pluri-sensoriali, letture animate, giochi di società. Questo e tanto altro per i giochi estivi promossi da Parcocittà con la cooperativa sociale Louis Braille, che si svolgeranno al Centro Polivalente di Parco San Felice nel mese di giugno per i bambini dai 5 agli 11 anni con l’obiettivo di incoraggiare la conoscenza di sé e la relazione con gli altri. Il programma di attività ha suscitato notevole entusiasmo da parte dei bambini e delle famiglie dei quartieri circostanti Parcocittà ma non solo, al punto da raggiungere già il “sold-out” delle prenotazioni.
Si partirà con “Natural-Mente” dal 10 al 14 giugno, attività sviluppata per sviluppare il pensiero ecologico e favorire comportamenti responsabili; si continuerà dal 17 al 21 giugno con “É proprio in gioco da ragazzi” dove il gioco verrà inteso come una risorsa auto educativa, rispettoso dei bisogni dei bambini. Dal 24 al 28 giugno, invece, spazio a “Narramico” con racconti e narrazioni come strumento di espressione del sé.
“Le attività ludico-educative programmate intendono realizzare un contesto di condivisione di esperienze per i bambini, in cui l’apporto di ciascuno diventi risorsa per l’altro. Ogni bambino è un microcosmo di esperienza, vissuti, emozioni: ma questi meravigliosi mondi, più facilmente di quanto non avvenga per gli adulti, si incontrano, si scambiano, si confrontano, si arricchiscono – spiega la coordinatrice delle attività, Annarita Gentile -. Per questo motivo nel nostro progetto alcune attività prevedono una strutturazione maggiore da parte dell’educatore per favorire ed incoraggiare la cooperazione e la condivisione tra bambini; in altre l’educatore si fa osservatore invisibile e favorisce la spontanea relazione sociale tra bambini, come un tempo poteva avvenire nei cortili o per strada. Oggi i bambini hanno poco modo di esercitare le proprie competenze sociali e di relazione perché la loro routine è fatta di impegni strutturati dall’adulto”.
La scelta dei temi ovviamente non è casuale. “Ogni bambino non è una monade isolata ma un importante filo che intrecciato agli altri costituisce la rete umana di interazioni; quindi imparare che il proprio comportamento si ripercuote sulla realtà in cui viviamo è importante. Di qui la riflessione sulla natura, tema della prima settimana, e sui comportamenti responsabili che la preservano – continua la Gentile -. Nella seconda settimana si tratterà il tema del gioco, inteso come strumento creativo, espressivo ed auto educativo; il gioco come occasione concreta di finalizzare le proprie abilità e darvi significato, piuttosto che come mero intrattenimento (ahimè, spesso nella realtà virtuale). Infine, nella terza settimana il tema della narrazione, intesa come fiaba che fa sognare ma anche come racconto di sé agli altri, e soprattutto a sé stessi. La narrazione diventa così strumento di consapevolezza e riflessione per incoraggiare anche i più piccoli a soffermarsi sulle cose che ci succedono e che si fanno, piuttosto che diventare distratti esecutori di routine stereotipate”.