Ortensio De Maio difende suo figlio Antonio, estromesso dal Movimento 5 Stelle. Il suo documento di cui abbiamo già scritto è stato inviato al capo politico Luigi Di Maio che ha anche risposto con una mail.
Il geometra però smentisce le firme. “Hanno aderito in tanti, altre persone che nel tempo hanno subito lo stesso trattamento”, spiega senza svelare i nomi. Del resto, gli esclusi dalle Europee non hanno firmato, contrariamente a quanto in tanti stanno affermando. Ma le rivalità interne al Movimento sono ben note a tutti. Nell’occhio del ciclone i vertici locali, la consigliere regionale Rosa Barone, il senatore Marco Pellegrini e il candidato sindaco Giovanni Quarato. Il caso, sollevato ieri da l’Immediato alla luce del documento pervenuto alla redazione, è stato ripreso oggi anche da Teleblu.
Nella storia di Ortensio, però, c’è anche qualcosa in più che rinvia all’esperienza di suo figlio nello studio del compianto ingegner Antonio Bruno. “Mio figlio ha ereditato tutte le commesse di Bruno, che non è mai stato pagato né dal Comune per il suo piano di efficientamento energetico né da Aeroporti di Puglia. Aveva chiesto alla consigliera regionale Rosa Barone di farsi portavoce di questa istanza, ma il Movimento ha scelto di partecipare solo alla kermesse della posa della prima pietra per l’allungamento della pista”.