L’incidente mortale del 2018 durante la corsa dei buoi a Chieuti (FG) ha acceso il dibattito sull’antica tradizione, finita alla ribalta delle cronache nazionali per il tragico evento.
“Quest’anno – raccontano Francesco Fortinguerra, portavoce del Comitato europeo difesa animali onlus e Roberto Tomasi responsabile del Notiziario animalista – la corsa non si è tenuta come sempre il 23 aprile per una questione di sicurezza, non essendo stati trovati soldi sufficienti a garantirla. Stando a quanto dichiarato dal sindaco di Chieuti, arriveranno 45mila euro dalla Regione. È vero che al momento non sono stati erogati ma il Bollettino Ufficiale della Regione del 5 maggio ne fa menzione, a dimostrazione che l’iter è iniziato”.
“Abbiamo quindi scritto – annunciano gli animalisti – una lettera aperta al presidente e a tutti i componenti del consiglio e della giunta regionale per evidenziare cosa comporta questa corsa, oggetto fra l’altro di numerosi avvisi di garanzia dalla Procura di Foggia, anche a seguito di esposti delle associazioni. https://corsabuoi.org/lettera-regione-puglia.html”.
“Esemplare aggiungono Fortinguerra e Tomasi – è il filmato della partenza postato in rete dagli stessi Carrieri, quindi non tacciabile di ‘faziosità animalista’. https://www.corsabuoi.org/filmato.html. In esso si vede con chiarezza come vengono colpiti a suon di bastonate e con il pungolo acuminato i buoi, costretti a correre spinti dalla paura e soprattutto dalla sofferenza. Tale trattamento risulta del tutto corretto per il sindaco di Chieuti, che lo definisce (citiamo) ‘una manovra – del tutto lecita – finalizzata a consentire ai buoi di seguire un determinato percorso e porre in essere una specifica manovra’. Peraltro, nessuno degli altri sindaci dei paesi in cui si corrono le Carresi ha ritenuto di obiettare in tal senso”.
“Del tutto lecita, ma sicuramente imbarazzante – spiegano – dato che il video originale risulta ora completamente censurato in questa parte! Gli stessi Servizi veterinari competenti hanno dichiarato di essere sempre stati contrari all’utilizzo dei pungoli.
È nostra intenzione, assieme a molte altre associazioni, rendere noto anche a livello di Parlamento europeo quanto accade nelle Carresi, affinché si sappia anche come si spendono i soldi pubblici in Molise e Puglia e possano valutare adeguatamente che tipo di ‘manifestazioni culturali’ sono finanziate. Ci siamo appellati in particolare al presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, affinché si rivolga ai magistrati della Procura di Foggia per informarsi e sia quindi in grado di valutare l’opportunità, con giunta e consiglio regionale, di evitare che vengano erogati i fondi impegnati per una manifestazione in cui si considera regolare trattare in modo così aggressivo animali simbolo di mansuetudine”.