
Emergerebbero ulteriori dettagli sui casi di legionella a Lucera. A cominciare dai controlli nel convitto dell’istituto “Bonghi”, in particolare nelle docce delle ragazze. Proprio il “trasferimento” di queste ultime, è stato il segnale che ha fatto allertare molti studenti. La presenza del batterio, secondo quanto riferiscono fonti giornalistiche locali, sarebbe stata riscontrata in 6 stanze (9-21-24 del piano maschile e 115-122-124 del femminile).
Nei giorni scorsi, l’Asl di Foggia ha diramato una nota con la quale ha cercato di rassicurare gli animi. La diffusione della notizia, infatti, ha allarmato molte famiglie. “Innanzitutto – aveva precisato l’azienda sanitaria locale – i controlli hanno riguardato non una scuola, ma una struttura ricettiva annessa ad un istituto scolastico – spiegano -. Tali controlli rientrano nei normali interventi sulle strutture ricettive previsti dalla normativa nazionale e regionale vigente. Controlli, che la Asl effettua periodicamente su tutto il territorio provinciale. Nello scorso anno, infatti, sono stati effettuati, in tutta la provincia, 900 prelievi che hanno riguardato circa 90 strutture, diverse delle quali sono risultate positive al batterio della legionella, con differenti indici di contaminazione”.
Si chiarisce, continuano, che “nella struttura di Lucera non si è verificato alcun caso di malattia. La sola presenza del germe non comporta automaticamente il diffondersi della patologia”.
“È utile ricordare, al fine di tranquillizzare e informare correttamente le nostre comunità, che non ci si ammala di legionellosi ingerendo cibi solidi o liquidi ma, unicamente, inalando goccioline nebulizzate contaminate”. Dunque, le docce rappresenterebbero uno dei luoghi potenzialmente a rischio. Infine, l’ultimo dubbio riguarda gli eventuali ritardi tra l’individuazione del batterio e l’attivazione delle procedure di controllo e monitoraggio. Sul punto, potranno esserci sviluppi a breve.