
Ieri mattina a seguito della riunione del Consiglio Direttivo della Camera Civile di Foggia è stato eletto, all’unanimità, il nuovo presidente l’avvocato Corrado Aquilino, che sarà affiancato per il triennio 2019/2021 dall’avvocato Gianfranco D’Andrea vice presidente, dall’avvocato Nicola Cintoli segretario, dall’avvocato Fabrizia Martelli tesoriere, dagli avvocati Marco Basta, Giuseppe Di Gennaro e Fabio Filograsso, nel ruolo di consiglieri. Aquilino, che aveva già ricoperto il ruolo di segretario nella passata consiliatura, ha manifestato la propria gioia ed emozione per l’assunzione del nuovo incarico e ha ringraziato tutti i componenti del nuovo Consiglio Direttivo, che gli hanno espresso la loro fiducia e decidendo di condividere con lui il nuovo percorso.
Il Consiglio Direttivo e il nuovo Presidente hanno espresso un ringraziamento particolare all’amico e “maestro” Gianfranco D’Andrea, attualmente coordinatore della Commissione per la Formazione Professionale dell’Unione Nazionale Camere Civili, che ha svolto con passione e competenza encomiabili il ruolo di Presidente della Camera negli ultimi due mandati, facendo rinascere l’associazione nel Tribunale di Foggia e portandola al conseguimento di risultati di assoluto pregio.
Il neo eletto ha dichiarato di prefiggersi lo scopo di garantire appieno la partecipazione di tutti gli associati alla vita della Camera Civile, seguendo una logica inclusiva tesa all’ascolto e al dialogo con gli organi e le associazioni di rappresentanza dell’avvocatura, con la magistratura, con gli operatori di cancelleria e con la cittadinanza, per rendere il proprio contributo per la risoluzione delle criticità che da tempo affliggono l’amministrazione della giustizia a livello nazionale e locale.
L’associazione, inoltre, persevererà nell’assicurare agli avvocati civilisti un percorso di formazione e aggiornamento professionale completo e di spessore, anche attraverso l’interlocuzione e la partecipazione agli eventi formativi di rappresentanti del mondo accademico e della magistratura. Il tutto senza cedere a personalismi e nel solco tracciato dal precedente Direttivo, ispirandosi ai principi di rispetto e collaborazione fra colleghi, nonché ai canoni di correttezza e di competenza, quali elementi fondanti la professione forense.
Con questo spirito tutti i membri del Consiglio Direttivo, a partire dal Presidente, tra le tante incombenze, hanno manifestato la ferma intenzione di riservare la giusta attenzione alla definizione degli strumenti di intervento a favore dell’ avvocatura di Capitanata, incoraggiando e promuovendo forme di partecipazione per mantenere la categoria al passo con le sfide dei nostri tempi, sostenendone, così, la crescita e preservandone il decoro e la dignità.