L’accusa è quella di avere fatto pressioni sulla Polizia stradale per annullare la multa presa dal figlio. Accusa grave e imbarazzante, considerato che l’indagato è Antonio Lauriola, 59 anni, ex commissario di Manfredonia e San Severo, ex vicario della questura di Rimini ed ex questore di Pesaro ora a disposizione del Ministero.
Fatti che risalgono alla notte tra il 25 e il 26 luglio del 2016. Tutta colpa di una multa al figlio, pizzicato dalla Stradale alla guida di un’auto, senza patente. Lauriola, quando era questore di Pesaro (prima di essere trasferito a Roma), avrebbe fatto pressioni sui colleghi: “Ve lo chiedo da questore. Togliete quella multa a mio figlio, non c’è bisogno che la questione vada avanti, può rimanere tutto fra di noi”. Si era presentato così nella caserma della Polizia Stradale di Rimini. Gli agenti avevano semplicemente svolto il loro dovere sanzionando il 17enne.
Oggi, però, Lauriola, 59enne originario di Taranto dove diresse la squadra mobile, rischia il processo per quelle presunte ‘pressioni’. Una volta indagato il dirigente fu trasferito a Roma, ufficialmente a disposizione del Ministero dell’Interno. “La multa se era giusta andava pagata soltanto che il verbale era sbagliato”, dichiarò Lauriola, puntualizzando che il suo trasferimento a Roma non aveva nulla a che vedere con l’indagine anche se non ne escluse “effetti negativi sulla carriera”.