Arresto bis per Giuseppe Albanese, 38enne killer del clan Moretti-Pellegrino-Lanza, ritenuto uno dei due autori dell’omicidio di Rocco Dedda, ammazzato il 23 gennaio 2016 nella sua abitazione. Albanese, in manette il 21 novembre scorso, è stato raggiunto in carcere da una nuova ordinanza cautelare emessa stavolta dalla DDA di Bari che ha competenza sugli omicidi aggravati da mafiosità.
I pm dell’Antimafia hanno così chiesto e ottenuto dal gip di Bari Giovanni Anglana, l’emissione della seconda ordinanza cautelare a carico del 38enne, confermativa di quella del giudice foggiano che altrimenti avrebbe perso efficacia con conseguente scarcerazione dell’indiziato. La nuova ordinanza è stata notificata dai poliziotti all’indagato nel carcere di Foggia. Albanese è detenuto anche perché accusato di mafia ed estorsione nel blitz “Decima azione” del 30 novembre scorso, contrassegnato da 30 arresti.

Albanese è ritenuto elemento di spicco nella “Società Foggiana”, vicino al gruppo criminale guidato da Rocco Moretti detto “u’ purc”. Sfuggì ad un agguato il 29 ottobre del 2016 quando nel bar H24 di via San Severo venne ucciso il 21enne Roberto Tizzano e ferito il coetaneo Roberto Bruno. Quel giorno furono i Sinesi-Francavilla a colpire, allo scopo di vendicare l’agguato (fallito) al boss Roberto Sinesi, avvenuto il 6 settembre precedente. Per la sparatoria nel bar H24 vennero condannati Francesco Sinesi (figlio di Roberto), suo cugino Cosimo Damiano Sinesi e Patrizio Villani. I primi due ritenuti mandanti, il terzo uno dei sicari.