L’accordo di programma finalizzato al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico sottoscritto nel 2010 tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e il Presidente della Regione Puglia per un ammontare di 210 milioni di euro di cui 100 milioni regionali sta per ultimare la sua operatività, altre risorse saranno impegnate per il tema del dissesto. Oggi Michele Emiliano, anche in qualità di Commissario di Governo per la mitigazione del dissesto idrogeologico in Puglia, insieme agli Uffici regionali per la Tutela del Territorio, ha partecipato a Foggia, nel Palazzo della Provincia, alla presentazione delle Attività dell’Ufficio del Commissario, l’Asset Puglia, alla presenza di tutti i sindaci e gli amministratori locali. Presenti anche gli assessori Leonardo Di Gioia, Giovanni Giannini, Raffaele Piemontese, il commissario di Asset Puglia, l’agenzia per lo sviluppo sostenibile del territorio, Elio Sannicandro e il presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta.
“La Regione Puglia sta investendo circa 160 milioni di euro sul territorio (da aggiungere ai 187 milioni di euro già stanziati su 87 interventi in fase di ultimazione), destinati principalmente alla sistemazione delle strade della provincia di Foggia, per risolvere il problema del dissesto idrogeologico. Certo, c’è un termine: sono in gran parte fondi del Patto per il Sud e quindi devono essere investiti in fretta perché altrimenti si rischia il definanziamento. Oggi siamo venuti a incoraggiare i Comuni, e in particolare i dirigenti. Perché una pubblica amministrazione che ha paura di risolvere i problemi solo per il timore di responsabilità da parte dei dirigenti, è una pubblica amministrazione che non serve ai cittadini. E quindi devono prendere coraggio. Il fondo di rotazione che la Regione ha fatto, è un fondo che deve essere utilizzato da tutti, buttando anche il cuore oltre l’ostacolo, perché comunque il creditore è la Regione. E la Regione non manda certo a rotoli i Comuni, non avrebbe alcun interesse”, ha detto Emiliano.
Sono 738 i professionisti accreditati in Puglia, tra studi associati e singoli ingegneri, geologi, geometri o architetti, che possono partecipare alla gare di progettazione.
Asset è la nuova agenzia alla quale la Regione ha cambiato la destinazione. Da agenzia dei trasporti ad agenzia di lavori pubblici. Tutti i Comuni che non sono in grado di fare le progettazioni, ha spiegato Emiliano, perché sotto organico, senza personale, competenze e soldi, potranno affidarsi all’Asset.
“Il dissesto idrogeologico – ha osservato Elio Sannicandro, Asset – è un problema italiano che interessa anche la Puglia. Il rischio è connesso ai cambiamenti climatici e all’uso sconsiderato del territorio. Gli interventi messi in atto della Regione Puglia sino ad ora sono 87 (in gran parte ultimati e gli altri in fase di ultimazione) per un importo di 187 milioni di euro. Inoltre altri 85 interventi sono realizzati direttamente dai Comuni grazie a un finanziamento regionale (fondi POR). Siamo anche al lavoro su nuovi interventi che riguardano il Piano frane: 16 interventi per 33 milioni di euro in Provincia di Foggia. E sul Patto per il Sud, altri 21 interventi per 100 milioni di euro, in gran parte di sistemazioni idrauliche per mettere in sicurezza centri abitati, infrastrutture o aree industriali”.
GLI INTERVENTI IN CORSO DI ESECUZIONE
Essi sono relativi all’accordo di Programma fra Ministero per l’Ambiente e Regione Puglia sottoscritto il 25/11/2010, successivo DPCM del 10/12/2010 e delibera CIPE n.8 del 20/1/2012, sono 84, in massima parte distribuiti nel Subappenino Dauno e sul Gargano (Provincia di Foggia). Inizialmente l’ammontare complessivo dell’AdP era di 194.690.000 euro, poi decurtato ad € 186.268.063. Inoltre è stato aggiunto un altro intervento (Casalnuovo) per un maggior onere di 2,5 milioni da realizzare sempre nell’ambito delle disponibilità economiche già assegnate. Alla riduzione delle risorse disponibili ed agli ulteriori impegni economici si è fatto fronte con le economie di gara derivanti dagli appalti dei lavori che nel frattempo erano stati espletati.
Tutti gli 85 interventi sono stati appaltati. Circa la metà sono conclusi, il 35% in fase di conclusione e di Sal. 80 interventi sono stati trasferiti ai Comuni con rimodulazioni. Molti lavori sono in fase di avanzata realizzazione. Soltanto 6 interventi sono in fase di avvio e tra questi c’è ancora il Canale Acquarotta di Lesina. 4 attendono il completamento dell’iter autorizzativo (VIA o deroga paesaggistica).
I Comuni sono stati sempre coinvolti nelle fasi di progettazione e di esecuzione dei lavori infatti la gran parte dei RUP sono interni ai rispettivi Uffici tecnici comunali e buona parte dei direttori lavori sono stati incaricati o individuati dai Comuni interessati.
L’azione dell’Ufficio del Commissario di Governo è molto apprezzata da tutti i Comuni, sopratutto dai piccoli Comuni che non hanno strutture tecniche e personale esperto nelle delicate materie che affrontano il dissesto idrogeologico o nelle procedure di appalto e realizzazione di lavori complessi ed onerosi.
PIANO FRANE
L’accordo di programma è stato sottoscritto ad agosto con interventi in attesa di avvio. La Regione (Ufficio per la Tutela del Suolo) ha concordato con il Ministero per l’Ambiente un elenco di interventi in aree soggette a frane. Si tratta di 16 interventi di cui 15 in provincia di Foggia per un ammontare complessivo di 32 milioni.
Nel mese di agosto 2018 è stato finalmente sottoscritto da Regione e Ministero il relativo Accordo di Programma. Si è in attesa del definitivo atto di notifica e accreditamento del finanziamento da parte del Ministero per poter avviare le fasi attuative (approvazione dei progetti, progettazioni esecutive e appalto dei relativi lavori).
PATTO PER IL SUD
Si tratta di interventi in attesa di definitivo finanziamento dal Ministero dell’ Ambiente e dal Ministero per la Coesione.
La Regione (Ufficio per la Tutela del Suolo) ha concordato con il Ministero per l’Ambiente un elenco di interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico per un importo complessivo di 100 mld di euro. Si tratta di 21 interventi in tutta la Puglia di cui 10 in provincia di Foggia, 8 in provincia di Bari, 2 nella BAT, e 1 a Lecce. Si è in attesa di approvazione definitiva da parte dei Ministeri interessati e successiva sottoscrizione dell’Accordo di programma.
FONDO PROGETTAZIONI
Con Decr. Min. Amb. n.503 DEL 22/11/2017 e D.G.R. n. 2125 del 5/12/2017 sono state impegnate, e trasferite al Commissario di Governo, risorse per 11,5 milioni di euro per la progettazione di interventi di mitigazione del dissesto in Puglia. L’accordo individua 61 interventi di cui redigere la progettazione e stabilisce i relativi importi disponibili. Il Commissario di Governo (il Presidente della Regione) ha disposto di procedere con affidamenti di gare aperte per la progettazione e l’Ufficio del Commissario ha predisposto i bandi di gara che sono stati pubblicati il 24 agosto con scadenza 22 ottobre. Gli affidamenti saranno completati entro dicembre mentre le progettazioni dovrebbero essere completate entro marzo 2019.
L’ANALISI POLITICA
I tre assessori preseti si sono molto rifatti alle indagini e ai report dell’Ispra. In sala a Palazzo Dogana c’erano tutti i dirigenti interessati, dai Comuni insieme ai sindaci e dagli Enti, come il Genio Civile e non solo. Presente anche il dottor Francesco Santoro, direttore del Consorzio per la Bonifica della Capitanata e il collega direttore del Consorzio del Gargano, più volti citati in causa. Presenti la presidente dell’Ordine degli Ingegneri Maria Rosaria De Santis e la consigliera regionale pentastellata Rosa Barone. Recenti studi del 2013 hanno stabilito che si si spendessero 2,5miliardi all’anno in sicurezza, l’Italia non avrebbe più tragedie ambientali. Negli anni, si è ammesso oggi, per gli interventi di mitigazione a pioggia, sono state sperperate molte risorse.
“La Provincia di Foggia necessita di infrastrutture importanti, come i porti e gli aeroporti, ma soprattutto dobbiamo partire dalle strade comunali e provinciali. In questi anni sono state completamente dimenticate dal governo centrale. Sappiamo tutti il paradosso che vivono le Province, svuotate di risorse, ma ancora con le competenze. La Regione Puglia ha stanziato risorse notevoli. Due anni fa a Bovino dissi al Presidente che noi non vogliamo la gestione, noi vogliamo la ricaduta sul territorio. Con l’Ufficio del commissario è stato fatto tanto, ma ora però dobbiamo fare altrettanto. C’è un problema serio sulle strade provinciali, che mettono in una condizione di isolamento interi Comuni e località. Quando un territorio è isolato non si può fare sviluppo, non si può fare turismo, si rischia l’intero spopolamento di quei territorio. Dobbiamo intervenire insieme, con tutti gli stati generali di Comuni, Provincia e Regione per migliorare questa bellissima provincia che ha grosse potenzialità, troppo spesso inespresse a causa dei problemi infrastrutturali”, ha rimarcato il presidente Gatta facendo “appello alla sensibilità” del sindaco di Puglia Emiliano.
“Dobbiamo affrontare queste tematiche con approccio interdisciplinare, ci sono grandi aspettative, la presenza dei Comuni testimonia l’attenzione ma anche la frustrazione dei sindaci”, è stato il commento di Leo Di Gioia. “Possiamo esporre i fondi ma i Comuni sono nell’impossibilità di attivare i bandi, hanno difficoltà a gestire, a programmare, non hanno gli strumenti per preparare un front office di problemi emergenziali- ha continuato l’assessore regionale all’Agricoltura- Qui si sta centrando l’obiettivo di andare dove le risorse servono. Si incappa in un pregiudizio profondo quando si parla di Consorzi, causato dagli enti della bassa Puglia. Sono stati stanziati 110 milioni sulla manutenzione straordinaria, quella attività viene finanziata da almeno 20 anni, ma non avevamo uno strumento per le opere sui Consorzi di Bonifica, perché la Regione aveva assolto il suo ruolo di pagare i consorzi ma non aveva mai investito sulle opere. Serve una visione d’insieme. Ancora troppo resta da fare. Occorrerebbe intervenire sulle strade rurali, in parte lo abbiamo fatto dopo l’alluvione sul Gargano, che ci ha dato il pretesto di dirottare 20 milioni di euro. Non c’è lo strumento per alimentare la misura 7. Abbiamo i fondi sulle foreste, la forestazione può essere un importante segmento di sviluppo in quei territori dove non si può fare la semina a sodo: abbiamo 70 milioni di euro. Un incontro come questo ha un valore se arginiamo i limiti della burocrazia e della politica avvitata, che accontenta tutti o non scontenta nessuno. Dobbiamo avere la forza di capire quali sono le priorità. Bisogna spiegare ai parteneriati che prima di parlare di sussidi dobbiamo difendere i nostri territori. C’è bisogno di accessibilità contro il depauperamento demografico”.
Dello stesso avviso l’assessore al Bilancio Raffaele Piemontese Piemontese. “Investire sul dissesto significa proteggere le nostre aziende, i beni culturali, il turismo. Dati oggettivi Ispra nel rapporto del 2017 rilevano che 58 Comuni su 61 della Provincia di Foggia hanno aree esposte a rischio frane e alluvione. 1000 km quadrati sono esposti a rischio nella nostra provincia, il resto della Puglia vale invece molto elevato 460 km quadrati. Serve un atteggiamento corale dei decisori politici. Abbiamo il Fesr con le misure 5.1 e 5.2, primo stralcio del fondo di programmazione. La sfida è trasformare quelle risorse cospicue in fatti concreti. Dividere risorse imponenti dando pochissimo a tutti non ha fatto fare un salto di qualità alla nostra terra”.
Per i porti e il loro dragaggio il 27 novembre scorso il Comune di Rodi Garganico, come conferma il sindaco Carmine D’Anelli che ha presentato il progetto che vale 5,5 milioni di euro e asporterà 200mila metri cubi di sabbia dal porto. La progettazione rodiana si unirà alle sole altre due del territorio pugliese.
Uno dei momenti decisivi rimane quello del Patto per la Puglia. Presenti a tal proposito i membri del CdA del Consorzio Asi, il presidente della Camera di Commercio Fabio Porreca e il presidente di Confindustria Gianni Rotice. “Se non riusciamo a spendere e cantierizzare entro dicembre 2019, le risorse ci saranno sottratte, quest’anno è decisivo, il lavoro più essenziale lo possiamo fare, dobbiamo sbloccare i lavori più difficili. Non si tratta di lavori procrastinabili”, ha concluso il Governatore.