Tarquinio e Verile lanciano Azzurro Popolare. “Altro che rottamati, noi diremo ancora la nostra”

La corrente centrista è una ampia area di ex forzisti, che tiene insieme Rocco Palese, l’ex consigliere brindisino Friolo, che non è scattato in Forza Italia, Aloisi di Lecce e tanti altri amici tarquiniani

  • È molto duro sui social l’ex assessore ai Lavori Pubblici al Comune di Foggia Gianni De Rosa, defenestrato dal sindaco Franco Landella nell’estate del 2015. Il primo cittadino nell’assemblea pubblica di Forza Italia ha dichiarato al tavolo di “avere avuto il merito di aver rottamato la vecchia classe politica foggiana”. Landella non ha nominato i presunti rottamati dalla sua azione amministrativa, ma nell’uditorio azzurro molti hanno associato quelle parole ai due leoni della lista berlusconiana delle amministrative 2014, ossia Mimmo Verile e Gianni De Rosa.

Citando l’Immediato, De Rosa ha scritto rivolgendosi direttamente al sindaco: “I tre Assessori rottamati, caro Landella sono coloro che facendoti attribuire circa 2000 voti hanno consentito ad un soggetto come te che mai chiamerò Sindaco, il raggiungimento del ruolo di primo cittadino per soli circa 360 voti. Ti invito Landella da oggi in poi ad evitare di ricordarmi quanto io sia stato colpevole, attribuendoti erroneamente una cifra politica inappropriata, di aver procurato danno alla mia Città. Ti invito caro Landella ad essere più prudente nel linguaggio! Preoccupati dell’entourage che ti ha fatto compagnia da anni e che da circa un anno cerca di assumere atteggiamenti più sobri per diluire nei Cittadini il ricordo di una imbarazzante presenza intorno alla tua persona”.

Sono assai più decisi sulla presunta rottamazione, Mimmo Verile e l’ex senatore Lucio Tarquinio, i quali dalla sede di Via Trieste stanno riorganizzando il loro movimento, che ha un nome molto evocativo e ficcante: Azzurro Popolare.

“Quale campagna elettorale ha vinto Landella, al di là delle amministrative? Solamente De Rosa e Verile valevano 2000 voti, che hanno pesato al ballottaggio. Come mai Verile viene sempre eletto dal 1971 ad oggi? Dal 1990 fino a ieri, fin quando sono stato candidato sono sempre stato eletto. È l’elettorato che ti rottama, se decide di mandarti a casa. Noi riteniamo di poter dire ancora la nostra”, rileva l’ex parlamentare.

Azzurro Popolare è una ampia area di ex forzisti, un movimento politico pugliese, che tiene insieme Rocco Palese, l’ex consigliere regionale brindisino Maurizio Friolo, che con non è scattato in Forza Italia, Vito Aloisi di Lecce e tanti altri amici tarquiniani, disseminati in provincia, come Franco Petrella di Lucera. Le strategie non riguardano solo il Comune di Foggia, ma anche le elezioni a San Severo, a Lucera e nel 2020 a Cerignola e Manfredonia, con un particolare interesse alle Regionali. “La nostra è una lista civica di centro, aperta. Non esiste però un’alleanza con Raffaele Fitto, loro faranno una federazione tra Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia. Noi siamo oltre, siamo stati avvicinati dal segretario regionale di Forza Italia, Mauro D’Attis. Un giovane tranquillo ed equilibrato, che non rottama, ma che tenta di recuperare i rottamati”, continua l’ex senatore con sarcasmo.

Azzurro Popolare però non intende tesserarsi a Forza Italia né partecipare ai congressi dei prossimi mesi, sebbene ci sia una forte stima per il vicepresidente del Consiglio regionale Giandiego Gatta. “Con lui c’è un rapporto molto attivo”, ribadisce Tarquinio. Come valuta l’operato di Raffaele Di Mauro? “Di Mauro si è barcamenato in mille difficoltà- ribatte- può crescere ancora, certo non avrebbe dovuto consentire in quella assemblea alcune affermazioni del sindaco riguardo al suo peso nel partito. Ma noi non vogliamo turbare i sogni di nessuno. D’Attis non poteva non venire a dire quello che ha detto: con un sindaco di Forza Italia a Foggia non poteva non sostenere che Landella è il candidato sindaco di Forza Italia. Adesso tocca alla Lega e ai Fratelli d’Italia. Di certo noi di Azzurro Popolare non staremo a guardare se ci saranno le Primarie. Ma noi miriamo a costruire”.

Azzurro Popolare sta riflettendo sulla “forte necessità di costruire un’area moderata di centro”. Secondo i politici foggiani e pugliesi un “polo centrale forte” sarà inevitabile. Chi ne sarà il leader? “Da 4 mesi dico che Renzi tenterà di costruire il suo partito moderato, è ineludibile che nascerà una forza centrale e centrista, Monti non era un soggetto politico, ma la moda della canea finirà come le sbornie attuali per certi leader. Renzi ha fatto il bullo e il pagliaccio e risulta ancora antipatico, ma era nettamente superiore rispetto ai soggetti di oggi. Calenda ha una capacità rara, pur preparato e colto riesce ad essere accessibile a tutti”.

Tornando a Foggia, si chiedono: “Qual è la soluzione migliore per la città? Foggia come nodo ferroviario non c’è più, non si riesce a chiudere su un investimento da 20 milioni come la seconda stazione. Abbiamo perso a differenza delle altre città pugliesi le tappe dei Giochi del Mediterraneo. La Lega purtroppo non ci sembra che stia proponendo grandi candidati, servirebbe costruire una alleanza per Foggia. Vuol farlo Leo Di Gioia? Dobbiamo capire chi mette insieme e se intende coinvolgerci. Diciamo agli aspiranti candidati sindaci: che intenzioni avete? Ci vuole anzitutto tanta umiltà”.