Bomba a “Esteticamente”, parlano Giuseppe e Grazia. E nel negozio c’è già la fila

“Noi non abbiamo avuto segnalazioni o minacce, qui nessuno paga niente”. C’è chi ipotizza un dispetto dietro l’episodio avvenuto l’altra notte

Foggia, Via Lucera. Il giorno dopo la deflagrazione della bomba artigianale che ha svegliato e atterrito la città anche a chilometri di distanza, nel negozio professionale per parrucchiere ed estetiste, “Esteticamente”, tutto procede quasi nella norma, mentre gli operai organizzano i diversi ambienti e ripuliscono i danni, causati dal tremendo scoppio.

Clienti in fila, cinque dipendenti al lavoro, regolari pagamenti pos, estrema cortesia e sollecitudine da parte del proprietario Giuseppe De Cosimo (nella foto in alto con la moglie, Grazia Placentino), nel consigliare prodotti per i capelli ricci, un “Curls rock amplifier”, tra i più efficaci, suggerito da chi è del mestiere.

Sui social, in queste ore, è stata molto attiva sua moglie, Grazia Placentino, che ha ringraziato la pizzeria “Amore e Fantasia” di viale Candelaro per la pizza offerta e ha ricevuto anche il possibile aiuto del contadino leghista Enzo Smacchia, che sta per lanciare una raccolta fondi per riavviare l’attività. La sua macro colorata di riconoscenza per “la stima, l’affetto e la forza ricevuta”, ha ottenuto più di 350 like, mentre i suoi annunci sulla pagina fan del negozio hanno raggiunto 60mila contatti. “Ecco come la criminalità ha ridotto 15 anni di attività svolta con professionalità, dedizione, sacrificio ma soprattutto onestà che voi non avete! Siete uomini vigliacchi senza nessun valore e mi rivolgo soprattutto a quel ragazzo che con disinvoltura ha messo una borsa piena di esplosivo: merda! Avresti potuto provocare un disastro umano: vergognati! Ci alzeremo a testa alta, più forti di prima”, ha scritto ieri con grande rabbia e dolore, Grazia.

Il giorno dopo i due coniugi, a cui è arrivata tanta solidarietà, sono un po’ più sereni. Dal 2003 hanno il loro negozio in Via Lucera, il quartiere in cui vivono e sono nati. “Brancoliamo nel buio su chi possa essere stato. Abbiamo avuto solo commenti e attestati di solidarietà, segno che tanti acquistano da noi, privati e saloni, siamo ragazzi che lavoriamo qui, siamo nati qua. Oggi alcune clienti ci hanno chiesto dei prodotti e ci siamo rimessi subito all’opera. Vendiamo prodotti professionali”, commentano a l’Immediato.

Da Esteticamente si scova merce spesso introvabile in altri negozi e dagli stessi parrucchieri e centri bellezza. Dalle lamette del mitico Credo tedesco, il taglierino dei calli per pedicure, alle spume e tinte più ricercate e di tendenza.

Non è strano che scoppi una bomba di così importanti dimensioni a Via Lucera, al Candelaro? “Avevano messo la bomba al tabacchino più avanti, è stata l’unica prima di questa”, risponde Giuseppe. “Noi non abbiamo avuto segnalazioni o minacce, qui nessuno paga niente”.

Potreste aver dato fastidio a qualche salone? O a qualche esercizio concorrente? Siete leader del segmento, intendete aprire altri punti vendita in altre zone della città? In centro non sareste ancora più competitivi? “Stiamo bene così, non è la zona che conta per i prodotti professionali, vengono anche dalla provincia: ci basta questo negozio, viviamo col nostro. Non abbiamo la dimensione per pensare ai franchising né ci interessa”.

Nel quartiere nessuno azzarda ipotesi. Nessuno ha idea di chi possa aver depositato l’ordigno e con quale scopo. “Sono dei bravi ragazzi, grandissimi lavoratori”, dice una commerciante di Viale Candelaro.

Una cosa è certa: in questo pezzo di città, dove al massimo quelli delle batterie della Società si sparano tra di loro, la criminalità – se anche vi fosse il racket, perché stando alle dichiarazioni raccolte “nessuno paga il pizzo” – non ha mai avuto bisogno di alzare i toni e di far esplodere nulla per affermare il proprio controllo. Si può collocare una bomba, provocare quei danni e rischiare di uccidere qualche mal capitato solo per “fare un dispetto”, come ipotizza qualcuno nella zona?

 Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come