Il Tar sospende l’efficacia della gara per il servizio di trasporto anziani e disabili. Il Comune di Foggia continua, come se nulla fosse, ma non paga le fatture all’impresa che gestisce il servizio. Entrambi questi passaggi sono stati raccontati dettagliatamente dalla nostra testata in queste settimane. La novità odierna, quando l’Ente si appresta ad affidare il servizio ad una impresa terza, arriva proprio dall’Astra, che in una lettera del suo legale, sottoscrive e ratifica che dall’esame della documentazione trasmessa dal Comune dai competenti uffici comunali relativa agli aventi diritto al servizio risulta una “sensibile difformità” tra gli iscritti nell’elenco e quelli che effettivamente possono aspirare al servizio di trasporto.
Secondo la denuncia, a fronte di 129 utenti previsti dall’elenco solo 80 sono nominativi in carne ed ossa, gli altri 49 sono dei nomi ripetuti anche 3 volte. Non solo, le identità dei soggetti sono replicate per far numero, nell’elenco sono riportati anche 5 utenti morti e 2 trasferiti in altri Comuni.
“Al di là di tale evidente discrasia tra il numero considerato dal Comune di Foggia per indire la gara d’appalto e quello reale degli utenti del servizio, c’è da evidenziare che questo si svolge esclusivamente la mattina perché solo durante tale arco temporale è richiesto il trasporto. Va evidenziato che del servizio fino ad oggi hanno usufruito solo 16 persone”, si legge nella lettera inviata agli uffici del Welfare comunale e al segretario generale.
Insomma la gara d’appalto bandita dal Comune di Foggia e affidata fino al 2018 al Consorzio Aranea per un valore di circa 10mila euro al mese, potrebbe valere molto meno. Sono 73 gli anziani e i disabili che ne usufruiscono e non 129, ma solo da 16 persone viene richiesto fattivamente. E solo al mattino. Con questi presupposti la gara dovrebbe essere annullata.
Astra nella sua posizione legalitaria ha denunciato il tutto. Un caso più unico che raro poiché ha messo in evidenza che il servizio può essere fatto alle stesse condizioni ma con una spesa notevolmente decurtata. Ora la questione dovrà essere affrontata con urgenza dall’assessore ai Servizi sociali, Erminia Roberto. Intanto il caso, nelle prossime ore, potrebbe finire in Procura.