“Medea rappresenta tutte le donne che abitano in noi. Figlie, madri, mogli, amanti, seduttrici, amiche, dal giorno in cui siamo venute al mondo,femmine”. Queste parole della scrittrice Andrea Marcolongo in “La misura eroica”, che ha presentato in occasione delle celebrazioni dei 150 del Liceo classico “Lanza”. L’eroina è il luogo dei sentimenti, delle pulsioni, dell’emotività, dell’istinto, è quel mondo naturale dove forze contrapposte si attraggono, respingono e formano miscele esplosive. Ed è stata proprio la volontà di rappresentare questi aspetti ambigui del personaggio che ha mosso quest’anno il regista e attore Michele d’Errico e Mariolina Cicerale, che ne ha curato la direzione artistica, a mettere in scena lo spettacolo “Medea contro Medea”, liberamente tratto dalla Medea di Euripide.
Trama. La tragedia Medea di Euripide venne rappresentata per la prima volta nel 431 a.C. ad Atene nello stesso anno in cui ebbe inizio la Guerra del Peloponneso , durante le Grandi Dionisie. Medea e Giasone si sono rifugiati a Corinto dopo varie peregrinazioni in seguito alla conquista del vello d’oro. Dal loro matrimonio sono nati due figli. Quando i figli sono ancora piccoli, Giasone decide di ripudiare la moglie per sposare Glauce, la figlia di Creonte, il re di Corinto.
Creonte, temendo che Medea, sdegnata, possa costituire un pericolo per i due futuri sposi, ordina l’esilio per lei e per i figli. Medea riesce, astutamente, a commuoverlo e a rimandare di un giorno la partenza, giorno che le servirà per attuare la sua vendetta. Giunge frattanto a Corinto Egeo, re di Atene, al quale Medea strappa una promessa di aiuto e di asilo per il futuro.
Medea, decisa nel suo proposito vendicativo, finge così di riappacificarsi con Giasone e invia addirittura i suoi figli con doni di nozze per Glauce: un peplo e un diadema, entrambi imbevuti di un potente veleno che fa morire atrocemente la giovane donna e suo padre, invano accorso in aiuto. La morte di Glauce e di Creonte non placa la collera di Medea che, per annientare completamente Giasone, trova la forza di uccidere anche i figli, i cui cadaveri porterà via con sé, in fuga sul carro alato del dio Sole, invocando per Giasone una vecchiaia straziata dal dolore e dal rimorso.
Il viaggio verso Medea degli allievi del Liceo classico ‘Lanza’ della Compagnia “Gli in…certi” è stato lungo e faticoso ed è durato un intero anno scolastico. Uno spettacolo in cui i contrasti interiori sono esaltati da un gioco di ombre e di luci e dai costumi degli attori. La compagnia teatrale, ormai attiva da nove anni presso il Liceo classico Lanza, reciterà sul palco del Teatro Umberto Giordano. Il cast dei giovanissimi attori è composto da: Beatrice Di Leo (Medea), Chiara Ferrazzano (Medea), Lorenzo Casolaro (Giasone), Nicolò Manfredi Farina (Egeo). Nel coro invece le voci di: Alice Alloggio, Marta Andreano, Rebecca Biccari, Cristina Caione, Benedetta Curato, Martina D’Agnone, Ludovica Fontana, Roberta Lanotte, Elena Lombardo, Alessia Minese, Flavia Parrella, Francesca Pia Santoro, Angelica Stelluto, Talienti Francesca. Trucchi di scena a cura di Marta Coli e Valentina Nardella. Presentano la serata Tanyta Antonellis e Edoardo Jori. L’allestimento dello spettacolo è stato curato dalla professoressa Rosella Franciosa. Regia di Michele D’Errico.
“Medea contro Medea” è organizzato in collaborazione con l’ Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia, con la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia e con l’Università degli Studi di Foggia. Sipario lunedì 11 giugno 2018 alle 21, ingresso ore 20.30. Interverranno: Anna Paola Giuliani (Assessore alla Cultura Comune di Foggia), Giuseppe Trecca (Dirigente Scolastico Liceo Classico “V.Lanza”- Liceo Artistico” Perugini”). L’iniziativa è una proposta culturale per la città. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.