Leggere fa crescere e il “Maggio dei libri”, domani mattina, apre le porte de “Il Sorriso” a “Colpevoli. Vita dietro (e oltre) le sbarre” di Annalisa Graziano. Gli ospiti adulti della struttura residenziale incontreranno la giornalista foggiana, insieme con alcuni studenti dell’Istituto “Einaudi” di Foggia”, per parlare di carcere, riabilitazione e futuro oltre le sbarre.
Nelle scorse settimane, infatti, le operatrici della RSSA hanno letto agli ospiti le storie di Donato, Sergio e degli altri “Colpevoli”, mentre gli studenti di Via Napoli affrontavano le stesse tematiche con i propri docenti in aula.
“Sono molto incuriositi dal libro e desiderano porgere molte domande all’autrice – fanno sapere da ‘Il Sorriso’ -. Da come si svolgono le prime giornate dei detenuti, dopo l’arresto a come vengono organizzati gli incontri con i familiari. In particolare, sono molto interessati a sapere se si sia mai sentita in imbarazzo, in difficoltà o se abbia mai avuto paura a entrare in carcere e a restare da sola con i detenuti”.
“Colpevoli – spiega Annalisa Graziano – nasce da una lunga chiacchierata con il direttore della Casa Circondariale di Foggia, Mariella Affatato. Dopo l’esperienza della mostra e del volume fotografico “L’altra possibilità. Reportage dal mondo penitenziario”, realizzati a quattro mani con Giovanni Rinaldi, ho pensato di raccontare la vita e le vite dentro. ‘Colpevoli’ è un viaggio nelle sezioni dell’Istituto Penitenziario foggiano, tra le celle, le aule scolastiche, i passeggi, nella cucina e in tutti i luoghi accessibili. È, soprattutto, la rivelazione delle storie che ci sono dietro i nomi e le foto segnaletiche cui ci hanno abituati la cronaca nera e giudiziaria”.
La prefazione di “Colpevoli”, realizzato con il sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia e in collaborazione con il CSV Foggia, porta la firma di don Luigi Ciotti. “Queste pagine – scrive il presidente di Libera – ci aiutano a ricordare che il carcere non è una terra marginale o un mondo a parte, ma un’eventualità nella storia delle persone. Scaturita certo da scelte sbagliate, di cui è giusto rendere conto, ma anche da opportunità negate, dall’assenza di alternative”. La postfazione è stata affidata a Daniela Marcone, vicepresidente di Libera e figlia di Francesco Marcone, vittima innocente di mafia.
L’autrice, che da diversi anni è anche assistente volontario della Casa Circondariale di Foggia, ha rinunciato ai diritti d’autore: saranno investiti per realizzare attività di volontariato all’interno del Carcere.