Il club di Foggia Soroptimist International ha inaugurato questo pomeriggio la stanza dedicata alle donne vittima di violenza all’interno della sede del Cep dei Carabinieri. “Una stanza tutta per sé”, è il nome per la struttura mutuato dal famoso saggio di Virginia Woolf. Ma qualcuna ha citato anche il mito di Aspasia e il maschile di Pericle.
Grande festa tra le donne sorottimiste che hanno accolto il Comandante dell’Arma Marco Aquilio, la vicesindaca Erminia Roberto, il presidente del Consiglio Luigi Miranda e il membro dell’Ordine degli Avvocati Ettore Palomba.
“In questo quartiere molto caldo lavoravo, alcuni ragazzi miei alunni non ci sono più, sono entrati in percorsi di devianza, conosco bene le problematiche che affliggono il quartiere, che ci sia un’associazione di donne che lotta contro la violenza è molto importante. L’assessorato ha un protocollo d’ambito con la Asl. Con noi faranno un percorso di allontanamento accompagnate in percorsi di formazione dalle psicologhe”, ha commentato Roberto.
La presidente Angela Rosa Ricco in poco tempo è stata capace di realizzare la stanza e di creare sinergie istituzionali per fronteggiare il fenomeno dei 114 femminicidi dell’ultimo anno in Italia.
“Che la legalità si affermi, la nostra è una realtà per la maggioranza composta da brave persone – ha detto Miranda -. È un esempio di partnership tra le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato e ordinistiche. Oggi le associazioni assurgono a punto di riferimento per la società in un momento di crisi della politica. Oltre alla repressione deve esserci un cambio di rotta culturale, la donna deve capire che può e deve denunciare”. È intervenuto anche l’avvocato Ettore Palomba: “L’avvocatura non può rimanere insensibile di fronte ad un problema di così grave allarme sociale. Occasioni come queste sono contributi importanti e preziosi e consentono all’Arma di avere strumenti di accoglienza per le donne vittima di violenza”.
“Riformare le menti degli uomini” questo l’obiettivo secondo Palomba. “Tutti devono responsabilmente dare una prova concreta. Solo se l’universo mondo maschile comprende che serve il dialogo col mondo femminile il percorso di cambiamento culturale può essere raggiunto”.
La presidente nazionale Patrizia Salmoiraghi ha enunciato tutte le azioni presenti in Italia.
“Si sostiene il coraggio” è un altro progetto delle sorottimiste che coinvolgerà le procure della Repubblica con piccoli protocolli con aiuti o formazione o ricerca di lavoro che possa permettere alle donne per i primi tempi una indipendenza economica.
“I ragazzi nelle scuole sono chiamati a fare le sentinelle in altri progetti e protocolli col MIUR a cui si aggiungono dei corsi on line sul rispetto di genere per formare insegnanti, famiglie e giovani. Soroptimist c’è, le nostre azioni devono diventare non solo buone, ma anche civili”.