Il giorno dopo le notifiche degli avvisi di garanzia ai 21 indagati per i reati di falso, truffa e abuso d’ufficio e del sequestro dei pc e dei documenti da parte della Guardia di Finanza, disposto dalla pm Alessandra Fini e del sostituto procuratore Francesca Romana Pirrelli al Dipartimento di Scienze Agrarie e degli Alimenti, la sede di Agraria appariva un campo di battaglia silenzioso. Dappertutto nelle aiuole, i resti delle allegre ed esagerate feste di laurea degli studenti e delle studentesse, a riprova che gli agenti della Guardia di Finanza, diretti dal Comandante Francesco Gazzani, si sono mossi con molto garbo istituzionale, rispettando a pieno il luogo in cui erano entrati, contrariamente alle accuse mosse ai grigi dal Rettore Maurizio Ricci nella sua nota. Nessun modo “discutibile”, anzi, secondo i docenti e tecnici. In alcuni casi i finanzieri hanno anche atteso che i prof terminassero la loro lezione.
Nei vialetti alberati qualche docente indagato stamattina appariva terreo in volto. Per molti potrebbe valere la tesi difensiva della “pedina”. Qualcuno tra i 15 professori, infatti, che hanno firmato retroattivamente i time sheet, potrebbe decidere di dichiarare agli inquirenti di essere stato “utilizzato” dall’istituzione e di aver dovuto firmare quegli atti di presenza per favorire l’Unifg, che aveva deliberato l’aumento della quota dell’overhead, la parte trattenuta dall’Ateneo, cresciuta del +5% (dall’8% al 13%) e prelevata dall’intero ammontare del finanziamento dei tre progetti, pari a 40 milioni di euro, anziché dalla voce delle “spese generali”.

TUTTI I NOMI
Insieme ai vertici dell’Ateneo e del Distretto tecnologico regionale dell’agroalimentare DA.Re. – il Rettore Maurizio Ricci, il direttore di Dipartimento Agostino Sevi, l’ex presidente del Dare Gianluca Nardone, il direttore amministrativo Costantino Quartucci, l’ex Rettore ed ex presidente del Dare Giuliano Volpe, l’ex direttore del Dare Antonio Pepe e Carla Severini responsabile scientifico del progetto Infopack – sono indagati tutti i prof che concorsero nella truffa. Ecco i loro nomi: la chimica Sandra Pati docente di Tecnologie Alimentari, Gestione della Qualità, la Prorettora e microbiologa Milena Sinigaglia, l’ordinario Aldo Di Luccia docente di Processi della Tecnologia Alimentare, la pluripremiata ricercatrice del Gluten Friendly Carmen Lamacchia, l’associato e patologo Francesco Lops, la botanica e ricercatrice Antonia Carlucci, la tecnica amministrativa Barbara La Gatta, l’associato e veterinario Giovanni Normanno, insegnante di Igiene, Sicurezza e Controllo dei Prodotti della Pesca, la chimica Luciana Lucchetti associata e insegnante di Chimica Organica, Annalisa Tarantino figlia dell’ex preside di Agraria Emanuele Tarantino, Dottore di Ricerca presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Foggia, sullo “Studio e la caratterizzazione di vitigni apireni ad uva da tavola mediante descrittori morfologici, qualitativi e molecolari” insegnante del corso opzionale di Biologia e Propagazione delle piante arboree, l’ordinario Vincenzo Lattanzio, docente di Biochimica agraria, l’associato e patologo Claudio Ciccarone della cattedra di Patologia dei prodotti agroalimentari e i due ricercatori del settore Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree Giuseppe Lopriore e Aziz Akkak.
Già nei mesi precedenti la Guardia di Finanza aveva effettuato delle indagini. Come si legge nel dispositivo firmato dalla Procura dall’analisi delle dichiarazioni rese e dall’esame della documentazione acquisita è emerso che nell’ambito dei progetti InFoPack, Pro.Ali.Fun e S.I..Mi.Sa. che rientravano nel Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività con specifico riferimento alla domanda di agevolazione, gli indagati al fine di percepire indebitamente i relativi contributi comunitari “si sarebbero resi disponibili di false attestazioni”.
Come l’Immediato ha già illustrato abbondantemente, i docenti subentrati ad aprile 2013 dopo la sostituzione dei due denuncianti, i professori Sandro Del Nobile e Diego Centonze, hanno rendicontato falsamente nei time-sheet, i prospetti delle ore di lavoro dedicate al progetto, attività progettuali riconducibili a quelle dei due denuncianti, facendo risultare attività lavorativa nei progetti oggetto di finanziamento svolta anche in data antecedente al mese di aprile 2013, mese in cui il Dipartimento sanciva di fatto la sostituzione dei due docenti.
Per quanto emerso dalle indagine è apparso “assolutamente indispensabile procedere al sequestro dei sistemi, supporti informatici, computer in uso o comunque nella disponibilità dei prof indagati ovunque detenuti e presenti presso gli uffici del Rettore in quanto all’interno potranno rinvenirsi dati (file relativi a verbali) di riunioni del progetto del Dare”. Con riferimento all’attuale Rettore, nel decreto di sequestro si legge che dagli accertamenti della polizia giudiziaria il professor Maurizio Ricci “risulta aver autorizzato la spesa di gran parte dell’anticipazione del 50% e tutto il restante 50% del progetto”. Inoltre il Rettore Ricci risulta firmatario della seconda convenzione tra Unifg e Dare.