La Lallemand Italia (filiale nazionale dell’azienda leader mondiale nella produzione di lieviti per l’enologia, batteri enologici, nutrienti, protettori ed enzimi), allo scopo di promuovere lo sviluppo e la divulgazione delle conoscenze tecniche sull’enologia e sulla viticoltura, da qualche anno offre a studenti e giovani laureati la possibilità di partecipare a una selezione per l’assegnazione di un premio destinato a una tesi di laurea. Giunto alla sesta edizione, al premio sono ammessi a concorrere laureati e laureandi in “Viticoltura ed Enologia”, “Scienze Agrarie”, “Scienze e Tecnologie Alimentari”, “Scienze Biologiche” e “Chimiche”, “Biotecnologie” o equipollenti, con tesi di laurea (relativamente all’edizione 2018, il bando ammetteva solo quelle discusse entro novembre dell’anno precedente) che riguardano esplicitamente temi di microbiologia applicata all’enologia o alla viticoltura. Al vincitore, scelto sulle basi del valore scientifico dell’elaborato, viene assegnato un riconoscimento di 700,00 euro.
Quest’anno il Lallemand Prix è stato assegnato a Marianna de Gioia, laureata al Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia. La tesi della dott.ssa de Gioia, dal titolo “Studio delle interazioni microbiche per il controllo delle ammine biogene in vino”, è stata valutata dalla commissione giudicante col seguente esito: “Di pregevole interesse pratico e di attualità il tema affrontato nell’ottica di approfon- dire le complesse interazioni tra le diverse popolazioni microbiche nel controllo della produzione di ammine biogene. È stato riconosciuto di particolare interesse l’approccio utilizzato nella valutazione delle interazioni tra lieviti e batteri, in quanto, dopo una prima fase di screening effettuata su piastra, è seguita una seconda fase di validazione dei risultati su vino”.
A Marianna de Gioia, per il prestigioso riconoscimento ottenuto, hanno espresso le proprie congratulazioni, unitamente a quelle della Comunità accademica, Milena Sinigaglia (Prorettrice vicaria dell’Università di Foggia); Agostino Sevi (Direttore del Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente); Giuseppe Spano (ordinario di Microbiologia agraria al Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente, col quale de Gioia ha elaborato, redatto e discusso la sua tesi): “Un premio che ci riempie di gioia e ci gratifica molto, perché porta alla luce il lavoro che quotidianamente viene svolto insieme a questi ragazzi: la loro preparazione, la loro formazione, la cura dei loro elaborati quando stanno per laurearsi. Questo premio è l’ennesima dimostrazione che queste attività, sebbene non siano finalizzate all’ottenimento di alcun riconosci- mento, tornano indietro come grandi investimenti. I nostri studenti restano le risorse che ci stanno più a cuore”.