Il modo migliore di rispondere all’illegalità è fare. Del resto, lo aveva detto anche Don Ciotti nel corso della Giornata Nazionale del ricordo delle Vittime di Mafia a Foggia lo scorso 21 marzo, quando aveva invitato tutti i presenti a “comprare un’auto nuova all’amico Giuseppe D’Urso” dopo il brutto attentato intimidatorio che ha portato all’incendio della sua auto la notte prima della manifestazione.
Detto fatto. Da quell’invito, rimbalzato un pò a voce e un pò sui social, è nata un’iniziativa concreta: ricomprare un’auto nuova a colui che è considerato “l’anima di Parcocittà”. L’idea, che per alcuni è già un motto, ha un titolo semplice ma significativo: #quellamacchinaèanchenostra. E in poco tempo si è trasformato concretamente in una raccolta fondi. A promuoverla un gruppo di cittadini singoli e di associazioni locali (al momento sono Amici del Parco, Fondazione Apulia Felix, Capitanata Futura, l’Aquilone, Sani Stili di Vita, Acli provinciali di Foggia, Arci provinciale di Foggia, Auser provinciale di Foggia, Gli Appuli, Gruppo GAMA, Banca Etica GIT, Runners Parco San Felice, Fai, Associazione Comunità sulla Strada di Emmaus, Scena aperta, Piccola Compagnia Impertinente, Teatro della polvere, Coop 3.0 Foggia, ass. Scatto Matto, Legambiente, ass. Cicloamici, Coro dauno “U. Giordano”), in costante aumento, uniti da un sentimento comune: restituire un bene ingiustamente privato a chi opera per la legalità, e far passare il messaggio che a Foggia esiste una componente “sana” che sa unirsi e agire per il bene comune e che rappresenta la stragrande maggioranza della comunità.
La raccolta fondi parte oggi ed è strutturata su un conto corrente, intestato all’Associazione Comunità sulla Strada di Emmaus. Questo l’IBAN a cui si potrà donare: IT64J0501804000000015858582, sulla cui causale si può inserire il nome della raccolta fondi: #quellamacchinaèanchenostra. Considerata l’importanza dei principi a cui è ispirata, l’iniziativa è aperta a chiunque voglia dare il proprio contributo a favore della legalità. Possono aderire tutti, dalle associazioni ai singoli cittadini, chiunque insomma abbia a cuore il poter dare un contributo alla causa. Obiettivo, ricomprare l’auto incendiata. Perché dentro quella “macchina nuova” c’è la voglia di reagire di una città che non vuole stare ferma.